Ci ha provato, Simona Halep, a tenere testa a Serena Williams. Ci ha provato lottando leoninamente finchè questo è stato nelle sue facoltà fisiche, correndo da una parte all'altra del campo come una scheggia impazzita per prendere ogni pallina che Serena le scagliava nel suo campo. Ma alla fine anche lei ha dovuto chinare il capo di fronte allo strapotere della statuaria giocatrice statunitense, che in questo modo centra la sua vittoria consecutiva numero 23 e prenota la finale (e forse qualcosa in più) undici anni dopo la trionfale campagna romana del 2002, quando all'ultimo atto ebbe la meglio su Justine Henin. La rumena, partita dalle qualificazioni e reduce da cinque partite consecutive di cui l'ultima molto dura con Jelena Jankovic, è durata un solo set, ceduto per 6-3 in 40 minuti, prima di crollare nel secondo perso 6-0.

Non svegliare il can che dorme! - Lo dicono sempre i genitori prudenti ai loro bambini discoli: mai svegliare il cane che dorme, perchè se poi si arrabbia sono dolori. Parole che la Halep non ha fatto sue, commettendo il delitto di lesa maestà allorchè ha strappato il servizio a Serena sul punteggio di 1-1. Quello che avrebbe potuto essere una svolta favorevole alla rumena, ha su di lei un effetto boomerang, perchè da quel momento Serena si scatena e fa grandinare punti su punti sulla povera Halep, che interrompe l'emorragia solo dopo un parziale di 11-0; il che siginifica immediato controbreak a zero e sorpasso ancora a zero, prima di firmare un 15 sul 40-0 del sesto game. Un doppio fallo della Halep firma il game numero quattro sul tabellino di Serena, che vola sul 5-2. Il fatto che la Halep riesca a tenere il servizio e si porti sul 5-3 vale solo per le statistiche e altro non è che un prolungamento della sua agonia, perchè alla prima occasione la Williams chiude la contesa, con una prima di servizio che torna devastante proprio quando serve.

Agonia Halep - La seconda frazione è in realtà pura accademia della statunitense, la cui famiglia è accorsa al gran completo e se la ride sulle tribune del Centrale del Foro Italico: la Halep perde lucidità e comincia a lasciarsi prendere dalla fustrazione, di fatto consegnandosi all'avversaria. Il pubblico è tutto dalla parte di SImona, che viene incitata a gran voce, mentre qualcuno prova a impietosire Serena implorandola di tirare più piano. Ma non c'è niente da fare: la Halep esce con la testa dal campo, mentre Serena non ha pietà dell'avversaria. Troppa è la fame di vittoria, troppa la voglia di riscatto di una campionessa che un anno fa sembrava finita per il grande tennis dopo la drammatica sconfitta al Roland Garros contro Virignie Razzano. Nel pomeriggio Sara Errani e Vika Azarenka si contenderanno il visto per la sfida all'americana: ma vista la Williams di questi tempi, non si sa quanto la vincitrice di stasera festeggerà il risultato.