Gioia azzurra. Tripudio tricolore. Il redivivo Potito Starace batte l'esperto Stepanek. Una wild card e il campo Centrale galvanizzano il vincitore del Challenger di Napoli di una settimana fa. Tre set, una rimonta tutta cuore e orgoglio. Il trentaquatrenne ceco, semifinalista qui nel 2008, poi estromesso dal torneo da Novak Djokovic, vincitore quell'anno, sfrutta un servizio perfetto nel primo set, nella Roma soleggiata, ma ventosa. Ingiocabile nei turni di battuta Stepanek. Macchinoso Starace, a cui inevitabilmente mancano ritmo e convinzione per giocare a questo livello, dopo un inizio anno disastroso. Un vuoto scenografico nel secondo set costa caro però a Stepanek, con Poto bravo ad allungare l'incontro e a sfruttare le falle impreviste del rivale. I punti importanti li vince il nostro alfiere, così come i game più combattuti. La voglia di tornare grande, gli applausi e i cori della folla, caricano l'azzurro, che strappa servizio e incontro al più quotato rivale. Vince Starace, vince l'Italia. Una boccata d'ossigeno, dopo la disastrosa campagna di Madrid. Ora il tabellone presenta Roger il magnifico sulla strada di Potito. Partita proibitiva. Il più grande sul cammino del nostro. Un piacere poter tornare a giocare match di tal portata.

 

Il primo set è deciso da un break al terzo gioco, poi mantenuto abilmente, grazie a una percentuale di prime notevolissima. La facilità di risposta incide notevolmente. Potito non trova contromisure, mentre Radek gioca sul velluto. Il 6-4 è naturale conseguenza.

 

Il primo calo di Stepanek arriva nel quarto gioco del secondo set. Tre gratuiti e due palle break concesse. Sulla seconda arriva anche il doppio fallo ed è 3-1 per l'azzurro. Il pubblico del Foro, poco numeroso, prova a sostenere il suo beniamino. Dura poco però il momento d'oro. Sembra non credere più di tanto alla possibile impresa Starace. Sbaglia e dopo quattro opportunità lasciate al ceco, arriva l'errore di dritto che significa contro break. Tutto da rifare. Cala vertiginosamente al servizio Stepanek e la partita si fa più equilibrata. Occasioni a grappoli per il tennista di Cervinara, che però spreca molto e si torna in parità. 3-3. Da qui gira l'incontro. Starace strappa un game durissimo sul 4-4, combatte e concretizza il secondo set point, chiudendo 6-4. Carattere.

 

Il momento è delicato. Tensione alle stelle e inevitabilmente scende il livello del match. Errori in serie da ambo le parti. Episodi. Cuore e coraggio. Poto annulla quattro insidiose palle-break, in un gioco infinito e sale 2-1. Starace cresce in consapevolezza, capisce che può portare a casa un successo fondamentale. Gioca con i piedi dentro al campo e ricaccia il ceco lontano dalla riga di fondo. Sul 4-3 è fantastico ad aggredire l'avversario, rispondendo senza paura, concedendosi così la chance di servire per l'incontro. Finisce in gloria! 6-3 Potito! Prima gioia sul Centrale di Roma. Il pubblico intona il nome dell'azzurro. Torna a vincere una partita del circuito maggiore, una partita che conta, dopo circa un anno.

 

Primo turno spettacolare tra Benoit Paire e Juan Monaco. Il francese è gioiello grezzo, ha talento e colpi. Eccome se li ha. L'argentino è animale da terra rossa. Ostico come pochi su questa superficie. E alla fine arriva la sorpresa. In tre set, 7-6 1-6 6-4, la sunta il giovane transalpino in un sali-scendi di emozioni. Dopo aver vinto il tie-break, crolla nel secondo parziale, sul 5-3 nel terzo perde il servizio e sembra soffrire il ritorno del più esperto avversario, poi sul 5-4, 30-30, inventa una meravigliosa palla corta di rovescio e chiude l'incontro sul successivo dritto in rete di Monaco. Vittoria di prestigio. In ascesa.