Nole Djokovic non cade. Dopo Murray, rischia per un set di capitolare anche il n.1 del mondo, ma, come con Youzhny, riemerge alla distanza e demolisce Juan Monaco, onesto giocatore, non certo un fuoriclasse. Resta qualche perplessità sulla tenuta fisica del serbo, costretto a richiedere l'aiuto del medico, ma la marcia per ora prosegue. Bisognerà attendere riscontri più probanti, per capire quale sia l'effettiva condizione di Nole. Ad esempio il quarto di finale contro Nieminen o Del Potro. Il veterano finlandese e il potente argentino potrebbero porre sul cammino del campione qualche quesito più problematico.

Ritorna in campo Nole Djokovic, dopo un primo turno non semplicissimo, viste le condizioni imperfette della caviglia del serbo. Un set per testare i limiti fisici e poi via fino al 6-4 del terzo per sbarazzarsi del russo Youzhny. Oggi di fronte al n.1 Atp l'argentino Juan Monaco, terraiolo esperto, giocatore solido. Nel turno precedente ha sconfitto il più quotato Gulbis, o meglio ha approfittato delle lacune mentali di un talento in gran parte inespresso. Le follie del lettone nel set decisivo hanno aperto le porte degli ottavi alla testa di serie n.14.

 

Non inizia bene nemmeno questa volta Djoko. Al terzo gioco annulla la palla break, trovando un angolo meraviglioso, ma è poi costretto a cedere il servizio. 2-1 Monaco. Prova subito la reazione, ma l'argentino si difende alla grande e tiene il turno di battuta. Non un grande inizio di stagione per Monaco, limitato da diversi problemi alla schiena, ma ora completamente recuperato. Djokovic costretto a diverse rincorse sembra soffrire in alcuni appoggi. Il serbo riesce col carattere a rientrare nel match, strappando il servizio all'avversario nell'ottavo gioco, ma poi cede di colpo, soprattutto dal punto di vista fisico e perde 6-4 il primo parziale.

 

Al termine del primo set fisioterapista e medico in campo ad assistere il leader mondiale. Qualcosa non va e si vede nei patemi mostrati in campo. Non viene però visionata la malconcia caviglia. Potrebbe aver richiesto qualche antidolorifico per riuscire a terminare l'incontro.

 

Monaco a inizio secondo set spreca un'interessante situazione sullo 0-30 e di colpo cambia lo scenario. Perde a zero il servizio e rimette in corsa il dolorante Nole. Reagisce subito però l'argentino. Da 40-15 a 40-40, ma qui esce il serbo. Urlo liberatorio e 3-0. Il carattere del campionissimo. Sembra spianata la strada verso il terzo, ma non è così. Affatto. Perchè dopo il game di servizio di Monaco, Djokovic torna a sparacchiare e concede il break, senza attenuanti. 3-2 e tutto da rifare. Deve rischiare il tutto per tutto per restare in partita e si affida all'infinito talento. Quello e il cuore gli consentono di allungare nuovamente 4-2. Che giocatore! Chiude poi al quarto set-point. 6-2, si va al terzo.

 

Non sbaglia più Djokovic. Monaco cala, visti anche i pochi match disputati in questi primi tre mesi, e in un attimo è 2-0. L'argentino ha una chance per mettersi in scia sul 3-1 30-30, ma ancora una volta è il serbo a uscire e a portarsi sul 4-1, anche se con un solo break di vantaggio. Il sesto gioco sancisce la fine della contesa. Ricamo d'autore di Nole, che concretizza la prima delle due occasioni a disposizione e si porta sul 5-1, con la possibilità di servire per approdare ai quarti di finale. Qui inaspettato arriva un game inguardabile del numero uno, che, tra errori e doppi falli, perde a zero il turno di battuta. Solo un passaggio a vuoto, perchè subito dopo riprende le redini e mette l'ultimo punto. 6-2.