Vince Fabio Fognini. La cicala per una volta suona musica suadente. Vince nel modo più strano, dopo un avvio splendido, seguito da un black out inspiegabile, lungo sei giochi, costatogli il primo set e molte certezze. Vince, dopo essere stato in ginocchio nel secondo set, sotto di un break. Vince, sprecando tanto anche nel terzo, ma vince perché il talento è da giocatore vero. Ha colpi che Seppi, grande combattente, mentalmente sempre sul pezzo, non ha. E nel giorno in cui Andreas sbaglia più del solito, Fabio sale in cattedra, vincendo i punti importanti, salendo di livello al momento opportuno. La cicala batte la formica, il genio supera l'abnegazione. Tra una pausa e l'altra. Tra una protesta e l'altra. Tra un errore e un guizzo. Ora sulla sua strada molto probabilmente l'ostico Stepanek, uno che non regala nulla, uno da battere.

 

Fognini-Seppi, derby d'Italia. Il talento contro la solidità. Gli sprazzi artistici contro la concretezza. Solo due azzurri nel main draw di Monte-Carlo, subito posti l'uno di fronte all'altro da un beffardo sorteggio. Andreas, testa di serie n.15, e Fabio, in procinto di entrare in pianta stabile tra i primi 30 del mondo. Qui sulla terra rossa, su campi di storia italiana. Terra azzurra. Da Barazzutti a Gaudenzi, fino a Volandri. E anche Fognini, perché no. Qui, nel 2009, ancora semi-sconosciuto dalla classifica Atp, 108 allora, ma famoso per colpi e classe, battè Massu, Darcis, ma anche Berdich, fino a spaventare Murray. Qui, quattro anni dopo, trova il miglior tennista italiano, quel Seppi cresciuto enormemente, costruitosi da solo, limando errori e carenze, fino a trovare un tennis all'altezza, completo a tal punto da potersela giocare contro chiunque. Si conoscono i due. Sette volte avversari in passato. 5-2 Seppi finora, ma ultimo sorriso, a Bucarest, lo scorso anno, per Fognini.

 

Seppi, come spesso gli accade, parte male ed è subito costretto a inseguire. Break a zero. Bello l'atteggiamento di Fognini, che con uno splendido rovescio lungolinea sale subito 2-0. Deve cambiare ritmo il numero quindici della classifica Atp. In avvio di set non c'è partita, perché il tennista di Sanremo è sempre in controllo, mentre quando Andreas accelera va decisamente fuori misura. Perde ancora il servizio ed è sotto 3-0. Si accende l'incontro nel quarto gioco. Tre chance di contro-break per Seppi. Fognini ne annulla una, poi sulla seconda il miglior punto della partita. Scambio splendido, chiuso da un errore di Fabio sulla non perfetta palla corta del suo avversario. 3-1- Entra finalmente in campo anche il bolzanino. E in un attimo torna a regnare l'equilibrio. Servizio a zero, altro break e 3-3. Indietro 4-3 Fognini accenna una reazione, ma un rovescio meraviglioso e un passante perfetto disinnescano i suoi propositi di rimonta. 5-3 e poi 6-3 per Seppi. Si chiude così un primo parziale dall'andamento incredibile.

 

Inizio di secondo set più regolare. Fognini fatica, ma resta aggrappato alla partita. 2-1 per lui, rispettati i turni di servizio. Si procede con andamento regolare fino al 3-3, poi Fognini si incarta, scende di livello e concede un break, costellato di errori gratuiti. Momento di svolta. 4-3 e servizio Seppi. Sembra finita, ma di colpo si riaccende il talento del n.2 azzurro. Si torna in bilico. Tutto da rifare. La smorzata a uscire per il 5-4 Fognini è espressione nitida dell'infinito potenziale di Fabio, genio discontinuo. Diritto incrociato pazzesco ed è 6-4. Tre giochi consecutivi e un set pari.

 

Combattuto l'inizio del terzo e decisivo atto. Fognini si arrabbia, combatte e strappa il game, dopo aver annullato due palle break. Importantissimo aver tenuto questo turno d'apertura per Fabio, che, in partita di testa, si porta 2-0, ma qui come al solito esagera, cercando angoli impossibili e prendendosi rischi inutili, consentendo ad Andreas di riportarsi subito in scia. Difficile decifrare questo incontro. Troppo falloso Seppi, che cede ancora le armi nel gioco successivo e da un'altra chance importante all'avversario. 3-1 e nuovo allungo. Niente da fare nemmeno stavolta! Sembra impossibile tenere la battuta. Ci riesce finalmente Seppi e si procede di pari passo fino al 5-4. Fognini qui spreca un match point, steccando completamente la risposta e sbagliando approccio, scegliendo un atteggiamento eccessivamente difensivo. Se ne guadagna però un altro, sfruttando un attacco poco incisivo di Seppi, ma anche qui esito negativo per lui. Rovescio in corridoio. Il terzo è però quello buono! Dritto incrociato in contropiede, dopo uno scambio prolungato e vittoria per Fognini.

 

Altri risultati. Primo turno agevole per il finlandese Nieminen e il russo Davydenko. Il primo ha battuto Troicki con un eloquente 6-1 6-2, mentre il secondo ha prevalso, sempre in due set su Brands. 6-3 6-4 il finale. Nel primo match di giornata sul campo centrale trionfo del francese Paire sul croato Dodig. Il transalpino, per la prima volta nel main draw, mai oltre il terzo turno in carriera in un Master 1000, ha chiuso con un doppio 6-4. Roger-Vasselin prosegue la sua marcia, dopo aver superato lo scoglio qualificazioni, e sconfigge 6-2 6-3 l'olandese Haase.

 

La prima testa di serie del torneo a saltare è Gilles Simon. L'ex n.6 del ranking non entra mai in partita con lo spagnolo Bautista Agut. Altro brutto colpo per il transalpino dopo la doppia sconfitta in Davis contro l'Argentina. Continua il suo periodo nero sulla terra rossa, dopo che l'anno scorso proprio qui a Monte-Carlo era arrivato addirittura in semifinale, eliminato da sua maestà Rafa Nadal. Per Bautista Agut invece match di discreto livello, grazie soprattutto alla scarsa vena del suo dirimpettaio e prima vittoria in un Master 1000.