Una pazza gara della Moto3. Una gara dove se si è deboli di cuore era meglio spegnere il televisore, ma lo spettacolo era da gustare. Terza vittoria di Acosta: in uno sport dove le qualifiche lasciano il tempo che trovano, Acosta conferma di essere un pilota con la P maiuscola. Il paragone con Marquez non è fuori luogo, ma hanno una sottile differenza: Marc domina e Pedro lotta in bagarre. Altra gara, la terza consecutiva, da meraviglia di un rookie in testa al Mondiale che fa volare KTM. Una moto veloce sui rettilinei che ricorda la Ducati e un pilota che ricorda Marquez e che binomio.
Seconda casella per Fenati: una gara vera di Romano che mancava da tanto tempo. Sempre in bagarre e finalmente si è visto dare sportellate e si è rivisto in testa. Terzo posto per Alcoba: il pilota spagnolo deve fare due long lap penalty in gara, ma recupera e approffitta appieno di un Oncu che stende Masia e Binder e batte Migno sul traguardo che chiude quarto. Il pilota turco commette un errore caro e stende Masia (caduta pesante per il Mondiale) e Binder, ma tutti e tre fino alla caduta dell'ultimo giro erano in piena lotta podio. Chiude quinto Sasaki, il quale rischia un contatto con Migno e una carenata al nostro pilota la serve.
Sesta casella per un Tatay davvero pazzesco che conferma l'ottimo Warm Up della mattinata e va davvero veloce. Settimo un ottimo Dupasquier che regge in gara, mentre sesto zero per McPhee di nuovo per terra e Suzuki altra caduta. Ottavo un Antonelli che ci prova, ma sembra averne davvero poca di benzina e motore e nono Artigas che fa sorridere la Leopard in una stagione difficile. Decimo Yamanaka che zitto zitto continua a fare bene. Nepa chiude quindicesimo, mentre scompare Toba e lo stesso Salac.