A casa nostra vedere la Rossa in alto mancava da troppo tempo e l'ultimo era Alonso nel 2010. Questa volta è LeClerc che ci regala una vittoria che vale doppio. Conta non aver visto fare il giro d'onore alla Mercedes, conta per un predestinato perchè quando vinci a Spa e a Monza sei uno di quelli pronti per entrare nella leggenda. La vittoria di Charles nasce alla partenza: parte bene e chiude subito attacco di Hamilton e si porta a dominare la gara. Strategia della squadra rossa perfetta nel pensare il pit stop per non favorire l'undercut Mercedes: Hamilton chiude terzo, ma sbaglia anticipando una sosta troppo presto e mettendo una gomma gialla che la porta solo allo stress del deterioramento e di un blistering eccessivo. Secondo un ottimo Bottas: il finlandese è stato penalizzato dalla strategia di una squadra che non ha capito che Valtteri oggi ne aveva di più di Lewis. La Mercedes paga degli errori di bloccaggio e lunghi troppo spesso in pista che hanno aiutato Charles a volare. Una vittoria che è macchiata da una prova pessima di Vettel: il pilota tedesco parte male, ma un testacoda alla Roggia e un ingresso da assassino sul povero Stroll gli costano penalità di 10 secondi. Eppure Seb la prima cosa che dicono a scuola guida è quella di guardare gli specchietti per rientrare e farlo nel caso tuo ogni tanto potrebbe essere una idea.Quarte e quinte le Renault di Ricciardo e Hulkenberg in una gara gestita in maniera davvero ottimale e da assoluti protagonisti rivelazioni per un uno due Renault importante per la casa francese. Settimo Perez e prova incredibile della Racing Point per una macchina che entra in top ten in maniera del tutto inaspettata. Ottavo Verstappen: la RedBull olandese sale in rimonta una classifica e una griglia di partenza negativa e ottiene un ottavo posto che equivale ad una vittoria. Nono Giovinazzi: cancella una brutta Spa e prende un nono posto sulla sua pista di casa e fa piacere il rilancio di un pilota italiano.Decimo Norris che limita gli errori e la pessima sosta di Sainz che perde l'anteriore all'uscita della pit lane. Ultima chiosa: la bandiera bianconera (che equivale ad un cartellino giallo del calcio) data a LeClerc rimane inspiegabile. Charles rientra in pista tagliando la strada a Lewis, ma va detto che il pilota Mercedes era decisamente lontano dall'idea del sorpasso, ma il succo della questione rimane un altro: ogni volta che Hamilton apre la radio per chiedere un'investigazione su un pilota davanti, la FIA lo accontenta. Ecco questo teatrino indecente della Mercedes deve finire: hanno vinto il Mondiale da un pezzo e se hamilton è nervoso deve prima di tutto badare a lui stesso. Il risultato rimane comunque bellissimo e inconfutabile: Charles è il futuro della Rossa, Vettel il passato e, se si vuole lottare davvero con Hamilton, lasciate campo al talento, alla classe di un predestinato davvero.
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