Secondo appuntamento europeo e seconda occasione in Europa per la Ferrari di prendere le due lepri Mercedes. In contraddizione con il clima di lutto e serio per la scomparsa di Lauda, la Formula 1 propone il suo Gran Premio più mondano e glamour. In attesa delle libere di domani e non di venerdì per tradizione della pista, le Ferrari sono chiamate al pronto riscatto nella pista più lenta del mondiale. Il tracciato è un mix tra designi unico e pericoloso, mai modificato dal primo nel 1929 e di una tradizione e fascino tutto suo, con le sue famose curve di cui tutti gli appassionati conoscono i nomi.
La pista ha un disegno tutto suo, ma andiamo a descriverlo meglio: dopo il rettilineo della partenza, prima curva Saint-Devote verso destra, salita su un tratto diritto di strada, il Beau Rivage che porta alla curva del Casinò e al termine del primo settore. Le vetture salgono verso il Mirabeau alto, nella zona della rocca dei Grimaldi, per poi scendere e fare la curva più lenta di tutto il mondiale a sinistra, quella del Loews, sotto i sessanta chilometri orari. Altra curva a destra, quella del Portier zona Mirabeau basso per poi entrare nel famoso tunnel del contatto Schumacher-Montoya. Chicane del Porto e nuova accelerazione verso la curva del Tabaccaio. Si arriva alla doppia esse: la prima, detta Louis Chiron, termina il secondo intermedio; la seconda è quella famosa delle Piscine, si giunge alla Rascasse e poi si chiude il giro con quella di Noghes. Non esiste un vero podio e si va nel Royal Box per la premiazione, il circuito è veramente corto e, per via dei 78 giri, l'evento talvolta sfiora le due ore.
La meccanica deve stare attenta nelle frenate e nelle sterzate per la dura pressione a cui sono sottoposti i freni stessi, il circuito risulta poco abrasivo e a gomma soft regge parecchio. Il carico aerodinamico è molto importante e la Ferrari ha dimostrato di pagare molto sulla pista lenta. Il DRS è quasi totalmente inutile spalancarlo e questo potrebbe essere un danno per le macchine lente come la Rossa. La Mercedes dovrebbe avere vita facile, come la RedBull: le due concorrenti della Ferrari hanno dimostrato di poter essere due rivali serie anche tra di loro, ma Montecarlo è una pista a se stessa: come a Baku, la Safety Car e gli incidenti non sono da escludere, i muretti attaccati fanno paura ai piloti e occhio alla partenza, dove i contatti non sono da escludere. I tifosi della Rossa sognano un LeClerc vincitore sulla pista di casa sua e la Ferrari ne avrebbe davvero bisogno già dalle qualifiche, che contano il doppio su questa pista. Domani le libere e sabato le qualifiche, in attesa di vivere la gara di Domenica sulla pista più storica e mondana del Mondiale.