Giornata campale per Lewis Hamilton che ha vinto il Gran Premio di Singapore portandosi a casa la vittoria numero 69 in carriera, la settima in questa stagione. L'inglese ha dato una decisa spallata al Mondiale visto che, adesso, sono 40 i punti di vantaggio nei confronti di Sebastian Vettel quando mancano sei gare alla conclusione. Il quattro volte campione del mondo si mostra euforico nell'intervista concessa all'interno del box Mercedes, queste le sue prime parole: "Iniziamo col dire che qui non abbiamo portato alcun aggiornamento sulla monoposto, ma stiamo lavorando sempre meglio sulla comprensione di ciò che possiamo migliorare, intendo ad esempio l’altezza della monoposto, cose che sembrano piccole cose ma che danno un grande aiuto nell'adattamento alle piste".
Lewis, poi, prosegue analizzando la sua monoposto: "Siamo arrivati ad un punto in cui se il potenziale della nostra monoposto è 100, riusciamo a tirar fuori 102, ed è una sensazione fantastica. Sono con questo gruppo di lavoro da sei anni, e sarebbe normale vedere dei sintomi di appagamento considerando che abbiamo vinto tonnellate di gare. E invece non molla nessuno, anzi, c’è una comunicazione tra tutti che credo sia uno dei valori aggiunti di questo campionato".
Quattro successi per nelle ultime cinque gare per l'ex pilota della McLaren che, adesso, punta già la Russia: "Sono un po' stanco, ma ci sta. All'inizio della gara credo che tutti abbiamo guidato in modo conservativo per riuscire a far durare queste gomme il più possibile dopo i dati allarmanti emersi nelle simulazioni di venerdì, quando non sono durate più di otto o nove giri. Alla fine del mio primo stint ho spinto di più, e avrei potuto fare ancora qualche giro su quel ritmo, ma ormai avevamo la finestra necessaria per il pit-stop e ci siamo fermati. Credo che abbiano sbagliato (riferendosi alla Ferrari) scegliendo l’ultrasoft, perché a quel punto era chiaro che il primo obiettivo sarebbe stato coprire i giri mancanti alla fine, ed avevo un buon ritmo senza problemi di gestione delle soft. Abbiamo fatto un ottimo lavoro di strategia".
69 vittorie, 79 pole position e 80 podi con la Mercedes. Stiamo vedendo il miglior Lewis di sempre? Il diretto interessato risponde in questo modo: "Posso continuare su questi livelli, ne sono convinto. Come ho detto penso che stiamo andando sempre meglio. Sei gare fa eravamo in discussione, ma abbiamo lavorato molto per capire ciò che già avevamo, ora sappiamo sempre dove siamo e cosa fare. Questo ci ha dato anche indicazioni precise sulla macchina del prossimo anno, so cosa bisogna migliorare e cerco di spingere tutti nel team in questa direzione. C’è un particolare che vorrei già provare nel weekend di Abu Dhabi, per non rimandare poi tutto ai test pre-campionato del prossimo anno, quando è tardi per fare grandi modifiche. Ma adesso staccherò un po' la spina. Ora parto per un lavoro in Thailandia, poi mi concederò qualche giorno in spiaggia, magari facendo yoga, allenandomi e rilassandomi".
La testa e il corpo sono al massimo stato della forma, in questo momento, per Hamilton: "Mi sento benissimo. Anche ad inizio stagione avevo un buon feeling, poi abbiamo avuto dei problemi legati alla comprensione della monoposto e allo sfruttamento degli pneumatici, e ci sono stati un paio di weekend non eccezionali. In generale credo di aver raggiunto un buon equilibrio, in pista e nella vita, ed anche se alla vigilia di questo weekend qualcuno di voi ha continuato a chiedermi se i miei impegni al di fuori della Formula 1 non fossero eccessivi, io sono contento di quanto fatto in questo fine settimana, e credo lo sia anche Toto. È stato determinante nel permettermi di portare Tommy Hilfiger nel team, dandomi l'opportunità di fare quello che sto facendo con lui. Ho appena detto a Toto di non pensare neanche un secondo che non voglia vincere questo campionato con tutte le mie forze: è la mia priorità. Potete verificarlo dal mio tempo in qualifica e dalla mia guida in gara".
Poi spazio al duello serrato con Sebastian Vettel con il tedesco indietro di 40 punti: "Ci sono ancora molti punti disponibili, quindi come tutti gli sportivi, quando hai una chance devi restare positivo. La speranza e la convinzione sono due cose che devi sempre assicurarti di avere, anche quando il gioco si fa duro, questo è lo sport e la competizione. Torneranno a casa dopo un weekend difficile, come è accaduto a noi, e torneranno più forti a Sochi. Quando Vettel ha toccato il muro durante le prove libere non ci siamo soffermati a pensare che potesse essere un vantaggio per noi. Sei sempre concentrato sul tuo lavoro, onestamente non possiamo perdere tempo a chiederci cosa stanno facendo, o se sentono la pressione, o se si sentono a posto o no. Tutto ciò che facciamo è cercare di fare il meglio possibile nell'arco del nostro fine settimana".
Infine una battuta in vista delle ultime sei gare del 2018: "Onestamente ho la massima fiducia nella squadra. Ormai corro da parecchio tempo, quindi so che certe cose, anche inaspettate, possono accadere. Ma se guardi alle nostre prestazioni di questo campionato, l'affidabilità non è stata proprio perfetta ma comunque molto, molto buona, grazie agli insegnamenti che abbiamo colto da errori fatti in passato. Non sappiamo ancora cosa potrà accadere nelle ultime sei gare, ma posso assicurarvi che arriveremo molto carichi. Questo sarà il nostro approccio. Calcoli? Non credo di aver bisogno di fare un piano per dire che mi serve un certo piazzamento in una certa gara, nella mia mente voglio semplicemente provare a vincere ogni Gran Premio, mi concentro su questo e continuerò così. Poi ci saranno fine settimana in cui ci renderemo conto di essere più forti, ed altri in cui, come questo, dovremo dare proprio tutto per provare a vincere. È bello avere 40 punti di vantaggio, ma non siamo alla fine, quindi finché non diventerà impossibile perdere, andrò avanti come ho fatto finora".