Finalmente torna la F1! E lo fa in Belgio, il Gp più spettacolare del circus. Se per vedere le vetture sfrecciare in pista bisogna aspettare domani con le prove libere, oggi la parola spetta ai piloti: Alonso, Ricciardo, Sainz e Gasly sono stati i protagonisti del mercato durante questa pausa e loro hanno aperto il weekend davanti ai microfoni. Per tutti e 4 la prima domanda è stata su cosa li ha portati alla scelta di cambiare. Mentre i primi tre usano le dichiarazioni di rito con ringraziamenti alle esperienze precedenti e decisione di cambiare aria maturata con consapevolezza, il più raggiante è Gasly, promosso dalla Toro Rosso in Red Bull, sorpreso dalla scelta di Ricciardo, ma assolutamente entusiasta per la stagione 2019, anche se promette di essere concentrato per le ultime 9 gare con il team di Faenza.
L'inizio di conferenza è concentrata tutta su Ricciardo e la sua scelta di lasciare Red Bull per Renault. Chi si aspettava dichiarazioni al veleno verso i vertici della casa anglo-austriaca o verso Verstappen però è rimasto deluso, il sorridente australiano ha candidamente ammesso che «dopo 5 anni grandiosi con la Red Bull era il momento di qualcosa di nuovo».
La bomba però la sgancia Alonso che alla domanda sul suo addio alla F1 ha risposto: «Al momento penso sia un addio definitivo», anche se poi lascia una porticina aperta e chiosa con un tipico "mai dire mai". Poi una breve parentesi con Sainz e Gasly con quest'ultimo preferito allo spagnolo per andare in Red Bull ad affiancare Verstappen. «Max è uno dei migliori piloti della F1, abbiamo grandi potenzialità insieme» ha dichiarato il francese mentre Sainz ha speso parole al miele per il nuovo team: «guidare una McLaren è un sogno che avevo sin da bambino».
Di nuovo parola ad Alonso che spiega che ha lasciato il circus perché è diventato diverso da quando ha cominciato, troppo prevedibile e di come lo affascini vincere in diverse categorie. Chiude Ricciardo riguardo alle sue possibilità di titolo con la Renault l'anno prossimo: «Ovviamente l'anno prossimo è improbabile competere per il campionato perché Ferrari e Mercedes stanno vincendo con continuità, ma per il piano a medio termine i progressi che ha fatto Renault mi hanno incoraggiato moltissimo».