Torna a sorridere la Ferrari, torna in pole Sebastian Vettel: il tedesco mette a segno due giri di qualità e si prende una prima piazza ai blocchi di partenza che nella Q3 non era mai realmente sembrata in discussione, anche perché dall'altro lato un Lewis Hamilton non nella sua migliore giornata annaspava nei meandri della seconda fila, e senza l'errore di Raikkonen nell'ultima tornata sarebbe probabilmente partito addirittura dalla quinta posizione. Bene anche Bottas, secondo e unico a tenere i tempi del tedesco, e Verstrappen, che si prende un'importante terza posizione di partenza al fianco di Hamilton. Sotto tono invece il finlandese della Ferrari, che aveva fatto un ottimo primo run, e Ricciardo, mai realmente in lotta per la pole oggi.
Prima qualifica che passa senza particolari problemi per i top team: le due Ferrari concludono davanti a tutti mentre le Mercedes - come da tradizione - si nascondono e le Red Bull viaggiano più o meno sugli stessi tempi. Pronti-via e Grosjean è subito costretto ad abbandonare qualsiasi velleità di qualificazione alle fasi successive: la sua Haas lo tradisce appena uscito dai box, probabilmente un problema al motore che compromette ancora una volta il week-end del francese, che tra sfortuna ed errori propri sta gettando al vento occasioni su occasioni. Non è da meno Ericsson che distrugge la sospensione anteriore (e la sua qualifica) sul muro dei campioni, dicendo anche lui addio anzitempo alla Q2. Lottano fino all'ultimo ma sono costrette a salutare la compagnia anche le Williams, anche stavolta poco competitive, mentre le due McLaren eliminano sul filo di lana Gasly, che viene eliminato per cinque centesimi da Vandoorne.
Non può nulla però la coppia Alonso-Vandoorne nella seconda manche di qualifica. La vettura si dimostra non pienamente competitiva in un circuito come quello canadese, e il mezzo secondo di distacco dall'ultimo dei qualificati - Perez - ne è la prova. Le prova tutte anche Leclerc, che con la Alfa Romeo ottiene un 13° posto in partenza che appare come il massimo risultato ottenibile in qualifica. Nulla da fare anche per Brendon Hartley, comunque nettamente più in palla rispetto alle ultime apparizioni, forse anche grazie alle tante voci che lo volevano a rischio appiedamento da parte della Toro Rosso. Ultimo ad arrendersi è Kevin Magnussen, che porta comunque la Haas a ridosso della zona punti, pur non riuscendo ad insidiare le due Force India, che possono quindi giocarsi la Q3.
Rimasti in 10, si comincia a fare sul serio: il primo run vede un errore di Hamilton che gli costa mezzo secondo impedendogli di mettere a punto un giro da pole. Vettel conquista la prima piazza provvisoria ma Bottas gli è praticamente attaccato a meno di un decimo, non male anche Raikkonen e Verstrappen, praticamente appaiati in terza posizione, mentre nemmeno Ricciardo fa segnare un tempo esaltante. Allo sventolare della bandiera a scacchi tutti i top6 si lanciano per il giro decisivo: Hamilton non riesce a migliorare più di tanto la sua prestazione e rimane quarto, superato anche da Max Verstrappen, mentre migliora eccome Sebastian Vettel con 1.10.764, distanziando Bottas e conquistando la pole position. Peccato invece per Kimi Raikkonen che non riesce a far segnare un secondo giro all'altezza del primo, così come Ricciardo che sarà costretto a partire dalla sesta posizione. Chiudono la top10 Hulkemberg, primo degli "umani", seguito da Ocon, Sainz e Perez, tutti ad oltre un secondo dal miglior tempo.