Nel grande giorno in cui il mondo delle quattro ruote ha conosciuto la monoposto campione del mondo in carica, ecco che un paio di ore dopo viene svelata la principale rivale. La Ferrari svela la SF-71H, la nuova vettura che la scuderia di Maranello mette in pista per cercare di andare a prendersi quel titolo che tra i piloti manca da undici anni, da quel pazzo 2007 concluso con il trionfo in Brasile di Kimi Raikkonen. Il team principal Maurizio Arrivabene ha voluto sottolineare il fatto che la macchina è nata al 100% nella struttura emiliana, fin dai progetti su carta fino alla progettazione e costruzione dei singoli pezzi e dell'assemblaggio, fino al prodotto finito. Una monoposto che mostra subito un muso che si getta quasi in picchiata sull'asfalto, e soprattutto con la presenza del dispositivo Halo che - a differenza di buona parte delle altre vetture del Circus - è meno invasivo sia nell'impatto visivo dall'esterno che nella visuale dal punto di vista del pilota.
Il doppio bocchettone del radiatore è più vistoso rispetto alla passata stagione, per una macchina che prosegue nella tradizione del "tutto rosso" sul piano cromatico. Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel hanno dovuto perdere non pochi chilogrammi di peso, come quasi tutti i propri colleghi che si presenteranno ai nastri di partenza della nuova stagione. Nella messa in mostra della nuova monoposto di marca Ferrari per il Campionato del Mondo 2018, è stata a dir poco azzeccata la scelta di mettere buona parte della squadra dei meccanici tutti in piedi, a circondare la macchina come a volerla riscaldare e coccolare dopo un grande lavoro iniziato già nel corso della passata stagione. E ora che tutto e pronto, sia Seb che Iceman non vedono l'ora di salire a bordo con addosso la tuta e con la testa protetta del casco, per dare la caccia a quel titolo che ormai da tanti anni finisce in Germania, nella casa della Mercedes.
Ad aprire le danze nelle dichiarazioni ufficiali è stato Maurizio Arrivabene. Il team principal della Ferrari non ha nascosto la propria emozione nel vedere, per la terza volta da quando ha intrapreso questo incarico, la Rossa svelata in maniera ufficiale. Il tutto dopo aver seguito in maniera certosina e precisa il lavoro dei meccanici e di tutti quelli che hanno preso parte al lavoro per allestire la SF-71H: "Penso che sia un giorno speciale per tutto il mondo automobilistico. Qualche giorno fa abbiamo visto le prime immagini, ora vediamo la macchina ed è qualcosa di speciale. Guardando la macchina penso ai nostri ragazzi, il pensiero va al loro lavoro e a quello dei colleghi, hanno costruito con passione e con impegno questa macchina pezzo dopo pezzo. Si sono preoccupati di ogni singolo dettaglio, ed è qualcosa che rende il lavoro di queste persone qualcosa di speciale. La macchina realizzata in Italia, nelle nostre strutture, è un segno di eccellenza del nostro Paese, quindi ringrazio tutti quelli che lavorano qui".
Si parla anche delle settimane che sono trascorse dalla conclusione della scorsa stagione, con la disputa del Gran Premio di Abu Dhabi datata ormai di oltre tre mesi. Un tempo nel quale nessuno in casa Ferrari ha tirato il fiato, visto che c'erano da studiare i dati arrivati proprio dalla passata stagione e c'era da limare il più possibile il gap che si è venuto a creare con la Mercedes che ha dominato anche l'anno scorso, dopo un sogno durato per circa mezza stagione. Ecco cosa ha detto Arrivabene a riguardo: "Non esiste l'off-season, è una leggenda (ride). Prima della fine della scorsa stagione abbiamo già iniziato i lavori per la nuova macchina, con i progetti e i concetti da tenere in considerazione. E durante l'inverno, anche fino a un paio di ore fa, tutti stavano lavorando in maniera incredibile per controllare ogni singolo dettaglio, per cercare di fare il meglio. E sono sicuro che abbiamo fatto il meglio. Ogni volta che si vede nascere una Ferrari il feeling è speciale, una macchina fatta interamente a Maranello è molto importante, c'è grande rispetto e consapevolezza".
Mattia Binotto ha preso la parola dopo Maurizio Arrivabene. Il direttore tecnico della Ferrari ha proseguito il discorso sulla falsariga di quanto detto dal Team Principal, sia sulla totale italianità del progetto tecnico e della costruzione della nuova monoposto, sia sulle novità apportate in sede tecnica e aerodinamica per la messa in pista di una macchina che - si spera - farà sognare i tifosi della scuderia di Maranello: "La nuova macchina rappresenza l'evoluzione della vettura dell'anno scorso, cercando di mantenere la forza, l'aggressività in alcuni concetti di design. Si tratta di una vettura che performa molto bene sui circuiti a bassa velocità, lavorando su alcuni concetti magari per renderla performante anche sui circuiti più veloci mantenendo l'affidabilità. Ci sono alcune differenze principali, come le bocche del radiatore più aggressive, ma nel complesso il team ha fatto un lavoro incredibile. La struttura della macchina è molto stretta, abbiamo ridotto l'Halo perchè è molto intrusivo, il lavoro è stato fatto affinchè tutto fosse più armonico possibile".
Tra i piloti, il primo a prendere la parola è stato Kimi Raikkonen. Notoriamente di poche parole, il pilota finlandese ha espresso grande onore nel prendere parte ancora una volta al sollevamento del velo dalla nuova Ferrari che lui e Vettel porteranno in pista. Grande voglia di dare ancora la caccia alla Mercedes, ma anche l'intenzione principale di vedere fin dai primi giri il comportamento della SF-71H durante i test: "Chiaramente è un piacere essere ancora qui e far parte del team, in vista della presentazione di una nuova macchina che è molto bella. E solitamente quando è bella è anche veloce, ma questo potremo dirlo solo dopo i primi test. Halo è differente per noi rispetto ad altre vetture, non ha fatto la differenza nei test precedenti, si può utilizzare senza dare troppo impatto alla guida, ma la macchina è stata realizzata affinchè non sia troppo intrusivo. È un elemento di sicurezza, dobbiamo tenerlo in considerazione. C'è così tanto lavoro e pianificazione attorno alla macchina, che fino alle ultime ore si stava intervenendo. È sempre emozionante vedere una nuova macchina, non vedo l'ora di guidarla per capire dove potremo arrivare".
E poi, per concludere i primi interventi pubblici dopo la nascita della nuova Ferrari, ha preso la parola Sebastian Vettel. L'uomo che più di tutti ha in mano il destino di una Formula 1 che vuole contrastare lo strapotere di Hamilton e della Mercedes, è consapevole del grande potenziale della Rossa in vista della prossima stagione, ma anche del fatto che il grande lavoro fatto dal team nelle settimane scorse va onorato in pista nel migliore dei modi: "Ci sono sempre delle piccole modifiche di anno in anno, quando si vede la macchina pronta non si vede l'ora di saltarci dentro. È sempre bello vedere tutto il team intorno a te e alla vettura, ci sono tantissime ore di lavoro dietro, già dalla fase conclusiva della stagione precedente. È speciale essere qui, probabilmente anche loro non vedranno l'ora di vederci in pista per avere le prime risposte sulla vettura. Ogni piccolo dettaglio conta, ogni singola parte può fare la differenza e penso che quest'anno abbiamo fatto dei grandi miglioramenti rispetto all'anno scorso, perciò non vedo l'ora di guidare".