I test di Sepang che partiranno domani, oltre alle nuove moto che scenderanno in pista, vedranno altre novità, prima fra tutte l’assenza di Livio Suppo, che ha lasciato il ruolo di Direttore HRC lo scorso novembre. Al suo posto vedremo Alberto Puig, ombra storica di Dani Pedrosa ed ora a capo del team dove lo stesso spagnolo milita da ormai più di dieci anni.
Puig sembra già entrato a gran regime nel nuovo incarico, inquadrando la situazione in Honda e analizzando le potenzialità dei suoi due piloti; da una parte il pupillo che ha portato alla classe regina e che conosce probabilmente meglio di chiunque altro, dall’altra il fenomeno del momento, colui che attira l’attenzione mediatica, oltre a quella in pista. Dani Pedrosa e Marc Marquez, le due facce di HRC, non possono essere più diversi e Puig sottolinea le caratteristiche di entrambi, esaltando i punti forti e focalizzando l’attenzione su quelli dove invece bisogna lavorare.
“Qualsiasi cosa succeda, Marquez è lì: che piova, che nevichi, che stia male, che la moto vada bene o no. Questo fa la differenza con tutti gli altri. Riesce a salvare situazioni difficili e ad ottenere risultati anche quando sembra che le cose non vadano bene. Anche a livello psicologico è fortissimo, non cede mai e soprattutto è ambizioso. Il suo successo è la consistenza”. Dalle parole di Alberto Puig traspare chiaramente l’idea che Marc Marquez sia il pilota di punta della squadra, colui che ha portato gli ultimi titoli alla casa nipponica e che ha reso gare e campionati più avvincenti grazie al suo talento e alla sua fame di vittoria.
Non mancano poi parole per Dani Pedrosa, di cui Puig è stato manager per ben 14 anni. “Ha un talento innato. La sua grande dote è quella di riuscire ad andare molto veloce. Però il fatto di mettere in pratica questa cosa tutti i weekend è un’altra cosa. È qui che deve lavorare, anche se non ricordo molti piloti che avessero tanto talento quanto quello di Dani”. Ciò che manca al catalano, secondo Puig, è la costanza, aspetto su cui bisogna lavorare per raggiungere il massimo rendimento da un team che sembra funzionare piuttosto bene, nonostante i momenti più complicati.
Ma Alberto Puig è uomo squadra e non guarda solo all’interno del suo box. Sa bene che le Honda non scendono in pista da sole e devono vedersela con avversari duri. Se fino ad un paio di anni fa era una questione giapponese tra Honda e Yamaha, ora bisogna lanciare uno sguardo anche in casa Ducati. Proprio del team di Borgo Panigale, il Direttore HRC ha espresso le sue idee, soprattutto per quel che riguarda i piloti. Di Andrea Dovizioso afferma: “Ha fatto un passo in avanti a livello mentale. Ha mostrato il suo potenziale, che fino a quel momento era nascosto. La moto c’era, ma non fa uno step così enorme da un anno all’altro, quindi ha dimostrato al suo compagno di squadra che con quella moto si possono vincere le gare”. Proprio il vicino di box di Dovizioso quest’anno sarà chiamato ad un miglioramento, alla luce dei risultati dello scorso anno e aiutato anche dall’esperienza maturata durante la sua prima stagione a Borgo Panigale. Su Jorge Lorenzo Alberto Puig non ha dubbi, è un ottimo pilota e lo ha dimostrato in Yamaha. Ora tutto sta nel capire la moto e, se riuscirà nell’impresa, sarà un avversario temibile per il duo Honda: “Adesso è il turno di Jorge Lorenzo. Deve prendere il testimone e vincere delle gare. Il binomio Lorenzo-Yamaha era davvero molto potente. Ma se riesce a capire la Ducati, sicuramente potrà lottare per il campionato”.