C'è una prima grande notizia nella mattina italiana: il mondiale piloti MotoGP non si è chiuso quest'oggi, come si poteva invece pensare. La pioggia che bagna prima del via l'asfalto di Sepang è una manna dal cielo per Dovizioso e la Ducati, che si trasformano in aliscafi e volano tra le curve umide malesi. Il contemporaneo quarto posto di Marc Marquez, la cui prestazione odierna è inferiore a quella delle Rosse di Borgo Panigale, fa sì che ora i punti di distacco del Dovi siano 21, motivo per cui tutto si giocherà a Valencia: il numero 93 è ovviamente il favorito, ma il motorsport ci ha abituato a non dare nulla per scontato. E' ottima anche la gara di Jorge Lorenzo, secondo al traguardo e davvero consistente con la GP17 sul bagnato, che nel finale rischia anche di cadere per la sua volontà di andare forte: dal box lo avevano avvisato tramite il dashboard in modo "mascherato" di cedere la posizione a Dovizioso in ottica mondiale. Chiude il podio Zarco, leader della gara nella prima parte, salvo poi calare alla lunga insieme alla sua soft al posteriore.
Quinto posto finale per Dani Pedrosa, che dopo la pole di ieri torna in un limbo di prestazioni poco convincenti e non è mai al centro dell'azione. E' invece stupenda la rimonta di Petrucci, scattato tredicesimo e giunto alla bandiera a scacchi in sesta posizione, confermando sia la sua ottima dose di talento quando l'asfalto è bagnato, sia l'ottimo comportamento della Desmosedici in tali condizioni. Ennesima giornata storta per la Yamaha sull'umido: Valentino Rossi finisce settimo, mentre Maverick Vinales è nono. La casa di Iwata è costretta ad accettare simili prestazioni ancora una volta, ma è un vero peccato perché sull'asciutto entrambi i suoi piloti avrebbero potuto lottare per la vittoria. Da segnalare l'ottavo posto di Miller, che ultimamente sembra aver compiuto un buon passo avanti in quanto a competitività, mentre chiude la top ten Pol Espargaro, confermando i progressi della KTM anche sull'umido.
LA GARA Si parte con tracciato bagnato, mentre l'intensità della pioggia sembra diminuire proprio negli istanti prima del via, motivo per cui non è escluso pensare ad una gara caratterizzata dal flag to flag. Allo spegnimento dei semafori ottima partenza di Lorenzo, ma Marquez arriva fortissimo alla prima staccata, andando però largo e cedendo la leadership a Zarco, che tenta da subito la fuga; rimane intruppato Rossi nel gruppo centrale, mentre Lorenzo si lancia all'inseguimento del francese numero 5. Le due Yamaha non sono brillantissime, perché anche Vinales indietreggia dopo un buon primo giro, ma è anche vero che i due alfieri blu sono partiti montando la gomma wet media al posteriore, che potrebbe aiutarli nella seconda parte di gara. Dovizioso rimane guardingo dietro Marquez nei primi passaggi, in attesa di capire quale sia l'evoluzione della pista: al terzo giro si accende la miccia ed inizia una bella battaglia, con sorpassi e controsorpassi senza esclusione di colpi. Il pilota di Forlimpopoli si porta dunque al terzo posto superando lo spagnolo, davanti a sé ha Lorenzo, che potrebbe aiutarlo facendolo passare, e poi Zarco, che sembrerebbe destinato a perdere prestazione avendo la gomma soft al posteriore. Marquez non tiene il passo dei primi tre e si stacca, magari non volendo rischiare in condizioni di bagnato, ma così facendo lascia aperta per Dovizioso la possibilità di vincere il mondiale. Lorenzo e Desmodovi superano a 12 passaggi dalla fine Zarco e prendono il largo. All'ultima curva, a cinque giri dalla fine, Lorenzo va largo e Dovizioso si infila, con lo spagnolo che non oppone particolare resistenza, conscio della situazione in classifica del compagno di squadra, come da segnalazione del box rosso. Non succede più nulla nel finale ed è Desmodovi a trionfare, lasciando il discorso mondiale aperto; secondo è dunque Lorenzo, mentre chiude il podio Zarco.