Il paddock del Motomondiale si sposta dal Giappone all'Australia e sul circuito di Phillip Island la Moto3 ritrova il suo dominatore, Joan Mir. Lo spagnolo, reduce dal primo zero in classifica dopo il Gran Premio di Motegi, si ritrova sulla pista australiana e dopo il quarto posto delle prime libere, torna a guardare tutti dall'alto verso il basso nel secondo turno di prove con il tempo di 1:37.111.
L'altro lato della medaglia è l'Italia. Nel paese del Sol Levante i piloti azzurri hanno fatto la voce grossa per tutto il weekend, terminato con la tripletta in gara, mentre in Australia stentano. Bulega è riuscito a stampare il miglior tempo nel primo turno di prove libere davanti a Bastianini, ma come Fenati è stato protagonista di una caduta che ha compromesso il resto del turno ed anche il pomeriggio, che lo ha visto attardato in nona posizione. Proprio il pilota ascolano risulta essere il migliore nel secondo giro di libere con il sesto tempo assoluto, lasciando però otto decimi a Mir, suo rivale in campionato e su cui deve recuperare almeno sei punti per mantenere aperta la lotta al titolo. Nelle prime posizioni c'è anche Marco Bezzecchi, primo podio per lui in Giappone, che si attesta in undicesima posizione, mentre continua il periodo di sofferenza di Di Giannantonio che chiude in ventunesima piazza la propria giornata.
Si conferma ancora competitivo Aron Canet, che dopo una mattinata complicata (è stato coinvolto nella caduta di Bulega), riesce a rimontare in sella e concludere al secondo posto il turno del pomeriggio. Ad interrompere il dominio ispanofono, quattro piloti nelle prime cinque posizioni, c'è Bo Bendsnyder che tiene alto il nome del Team Ajo dopo il podio di Antonelli, oggi tredicesimo, a Motegi. L'olandese è apparso molto competitivo nel pomeriggio, precedendo due habitué della prima fila come Gabriel Rodrigo e Jorge Martin. Sorprende in positivo Tatsuki Suzuki, ottavo nel pomeriggio a otto decimi da Mir, ma a poco più di due decimi dalla quarta posizione.