Finisce come era iniziata la trasferta asiatica per Sebastian Vettel. Dopo il ritiro di Singapore e la beffa di Sepang, a Suzuka arriva un altro pesante, pesantissimo, zero in classifica. Il pilota della Ferrari si è infatti ritirato dopo cinque giri a causa di un problema ad una candela che non gli permetteva di avere la massima potenza possibile.
La delusione di Vettel, che ha comunque rincuorato tutti i suoi meccanici, traspare nelle sue parole ai microfoni di Sky Sport nell'immediato post-ritiro: "Abbiamo avuto un piccolo problema che ne ha creato uno più grande, non so se sia una questione di affidabilità. C'era un problema di potenza e di accensione". Il problema, come poi spiegato dal box rosso, riguardava una candela che nella Ferrari possiede il ruolo di dare potenza extra al motore, in modo da poter sfruttare tutti i cavalli. E' quindi ovvio che un problema a quel componente, per quanto piccolo possa essere, infici molto la prestazione della macchina.
Le prime avvisaglie di problemi, Vettel, le ha avute già nel giro di formazione, tanto che i meccanici della Rossa hanno aperto il cofano motore mentre la macchina era già in griglia in attesa del giro di ricognizione e dello start: "Già durante il giro di formazione e in partenza non avevo la potenza normale, ho cercato di stare lì davanti, ma non potevo fare molto", ha dichiarato il tedesco che poi ha raccontato anche di come hanno provato a risolvere il guaio resettando il motore, senza però avere successo. Con un altro zero in classifica, Hamilton scappa a più cinquanta punti su Vettel, che ammette le difficoltà, ma non si arrende: "Di certo il mondiale adesso è più difficile, non serve essere geni in matematica per capirlo. Adesso dobbiamo tornare a casa e riposarci, siamo tutti stanchi e dobbiamo puntare a far bene le ultime quattro gare".