Sembra sempre più vicino il ritorno di un italiano in Formula 1, merito di Sergio Marchionne e di Maurizio Arrivabene. La scorsa settimana, infatti, il Presidente e il team principal hanno visitato la sede della Sauber, a Hinwil, dove hanno definito gli ultimi dettagli per il contratto che legherà la Sauber alla Ferrari a partire dal 2018. Se fino a questa stagione, il team svizzero aveva solo usufruito della fornitura dei motori da parte della casa italiana, dal prossimo anno l'accordo riguarderà anche altri aspetti. 

La Sauber potrebbe tornare ad avere un legame molto stretto con la Ferrari, un po' come negli anni a cavallo tra i '90 e i primi 2000. Innanzitutto, è ormai certa la presenza di Charles Leclerc su una delle due Sauber del 2018, ma negli ultimi giorni si è fatta spazio anche l'ipotesi riguardante l'arrivo di Antonio Giovinazzi in Svizzera, proprio al fianco del monegasco, leader nel mondiale di F2. 

Per ora sono solo voci, ma sembra che la Ferrari sia decisa a liberare entrambi i sedili per i suoi piloti di punta dell'Accademy, con Giovinazzi che è tornato in pista a bordo della Haas durante le FP1 di Singapore. Proprio la Haas sembrava destinata ad offrire il secondo sedile per un driver della FDA, ma pare che negli States siano decisi a confermare la line-up attuale, con Grosjean e Magnussen. Tramontata questa ipotesi, per far esordire entrambi i suoi piloti in F1, la Ferrari ha deciso di puntare tutto sulla Sauber, che, a questo punto, potrebbe andare a ricoprire il ruolo di Junior​ Team Ferrari, almeno dal punto di vista dei piloti, che crescerebbero in Svizzera prima di spiccare il volo verso Maranello. 

Se la Sauber dovesse acconsentire, sarebbe il tanto atteso successo della Ferrari Driver Accademy, che dopo anni di critiche riuscirebbe a piazzare due piloti in un colpo solo, scalzando, per altro, un driver rivale come Pascal Wehrlein, spinto dalla Mercedes.

Fonte: Formula1.com