Non si ferma l'attività in pista a Misano, in quella che è denonimata Terra dei Motori. Nel primo pomeriggio si è svolta la seconda sessione di libere, che ha visto primeggiare un ottimo Danilo Petrucci, in grande forma davanti al pubblico amico, autore di un giro veloce in 1:33.231; il ternano ha vinto la sfida per il ruolo di re del venerdì contro Maverick Vinales, di soli 5 millesimi. Fino alle fase finali del turno non era stato un venerdì facile per Vinales, alle prese nella mattina con problemi di inserimento in curva, apparentemente risolti nelle FP2; di certo essere l'unica M1 2017 in pista non lo ha aiutato, privandolo della possibilità di confrontare i dati della telemetria. Che sia stato un buon inizio per la Ducati lo conferma il terzo tempo del leader del mondiale Andrea Dovizioso, che, nonostante i dubbi della vigilia su quale potesse essere rendimento della Desmosedici a Misano, fa capire che anche questo fine settimana sarà lì davanti a lottare.
Anche se la classifica delle FP2 dice altro, la vera regina del day 1 in terra romagnola è la Honda. Dani Pedrosa fa segnare il quarto crono di giornata, a poco più di un decimo da Petrucci, mentre Marquez è subito dietro il compagno di squadra, staccato di un altro decimo. Per comprendere la forza dimostrata oggi dalla casa giapponese non si deve guardare tanto alla prestazione sul giro singolo, ma quanto invece al passo: Marquez, che è stato al vertice della classifica per lunghi tratti della sessione, è stato capace di girare per diversi passaggi su tempi ottimi, prima di una scivolata alla Misano 2 che ha interrotto il suo run. Buona anche la prestazione di Cal Crutchlow, accreditato del sesto tempo, così come positivo è il settimo crono di Michele Pirro, che sale dopo diversi mesi sulla Desmosedici GP17 e si becca solo 360 millesimi di ritardo, un risultato di tutto rispetto. Jorge Lorenzo ha disputato una sessione di libere in crescendo, chiudendo all'ottavo posto provvisorio,sempre utilizzando la carena "triplano" da lui tanto amata, con la quale ha sensibilmente migliorato il proprio feeling con la moto. Tra le note liete è da inserire il nono tempo di Andrea Iannone, che, dopo averci purtroppo abituato a sessioni di libere decisamente incolori a causa delle difficoltà della Suzuki, vede un pò di luce, entrando nei dieci a mezzo secondo alla vetta, mentre chiude la top ten Tito Rabat.
Per i piloti l'obiettivo di giornata era entrare nei primi 10, condizione che garantisce l'ingresso in Q2; in realtà per migliorare il proprio tempo ci sono anche le FP3 di domattina, ma il meteo per il prosieguo del fine settimana è instabile e in caso di pioggia rimarrebbe tutto invariato. Per quanto visto in pista Honda, come detto, è stata superiore alla concorrenza giudicando nel complesso, ma la Ducati non è affatto lontana; chi invece è chiamata a dare risposte più convincenti è invece la Yamaha, con il solo Vinales nella top 10.