Non è proprio la stagione di Max Verstappen, che in queste prime 12 gare dell'anno ha raccolto solo 67 punti, la metà dei punti raccolti da Daniel Ricciardo. Il Gran Premio del Belgio è stato solo l'ultimo dei tanti episodi che hanno visto l'olandese protagonista, a causa dell'ennesimo problema di affidabilità della sua RB13.
Come è rientrata ai box, la Red Bull #33 è stata subito spogliata e analizzata nei minimi dettagli, al fine di scoprire quale sia stata la causa del guasto. A far ammutolire il V6 francese di Verstappen è stato un sensore, che aveva avvertito un anomalo aumento di pressione all'interno del quarto cilindro. Un problema che ha infastidito non poco Verstappen, che dopo il Gp ha ammesso di non sopportare le continue misure di sicurezza introdotte per evitare problemi d'affidabilità sulla monoposto.
Seccato da quest'ennesima falla della Red Bull, Max Verstappen, intervenuto in un programma sulla Tv olandese, ha commentato: "Dopo aver fatto esplodere un po' di motori a inizio stagione, il team ha inserito una sorta di sistema di sicurezza per fare in modo di non far accadere più cose del genere. In quel momento quando il sensore ha avvertito qualcosa ha fatto spegnere il motore e non potevo più andare avanti. Poi quando la monoposto è rientrata ai box i meccanici hanno rimosso il sensore e la monoposto si è riaccesa. Il motore funzionava correttamente. Il team vuole correre senza problemi, senza rompere il motore, ma avrei preferito rompere il motore rispetto a quello che è successo nel corso della gara di domenica. Non avrei voluto sentirlo ammutolire per poi funzionare ai box dopo la gara".
Seccato dai continui problemi che stanno affliggendo Verstappen, è anche Jos Verstappen, padre di Max e pilota a cavallo degli anni '90 e 2000. Verstappen sr. non è riuscito a contenere la sua rabbia ed ha mostrato tutto il suo disappunto nei confronti di Renault e Red Bull, che hanno fornito al figlio una vettura poco affidabile e poco competitiva: "Forse non è il momento opportuno per chiedere se sia un'opzione lasciare la Red Bull, ma giunti a questo punto ci si incomincia a interrogare su tutto. Ho notato che Max è molto deluso, è difficile mantenersi motivato quando da tempo le cose vanno male. Voglio dire, in Qualifica sta facendo molto bene. E' mezzo secondo più veloce del compagno di squadra ed è proprio dietro alle Ferrari. Solo che dopo 7 o 8 giri è già a bordo pista. Questo non dovrebbe accadere, soprattutto se guidi per un top team".
Jos, infine, tenta di colpire i vertici di Milton Keynes e dichiara: "Quest'anno le cose non miglioreranno e non ci sarà nulla da poter recuperare. Credo che ci si debba calmare un po' e forse sarà meglio sedersi a un tavolo con la Red Bull, perché questo rapporto non durerà se le cose andranno avanti così".