Seppur riscattata ampiamente con la doppietta sia in qualifica che in gara a Budapest, la batosta di Silverstone inflitta dalla Mercedes alla Ferrari spaventa ancora oggi perchè si teme che su piste da medio-basso carico possa tornare a verificarsi una situazione in cui la Rossa non possa competere ad armi pari. A Maranello hanno lavorato tanto in vista di Spa, tracciato dalle caratteristiche sopracitate in cui si correrà questo weekend: la scuderia italiana ha come obiettivo il miglioramento dell'efficienza aerodinamica, unico punto in cui la SF70H è inferiore alla W08, ma alla base di ciò non c'è un errore vero e proprio bensì la scelta del passo corto in fase di progettazione, che dà altri tipi di vantaggi.
Si dice spesso che la pausa estiva della Formula 1 è fondamentale per il prosieguo della stagione perchè, seppur i reparti corse per regolamento debbano chiudere per almeno due settimane, è in questo periodo che si varano gli sviluppi tecnici alle vetture per la seconda parte del campionato, elementi che possono fare la differenza nella lotta per il vertice. Quest'anno ciò è più vero che mai, dal momento che ci troviamo ad assistere ad una contesa sul filo dei millesimi tra le Rosse di Maranello e le Frecce d'Argento di Brackley: la Ferrari, come anticipato, nel weekend belga porterà due significativi sviluppi per ridurre la resistenza all'avanzamento, entrambi provati nei test effettuati all'Hungaroring dopo il gran premio. Andando ad esaminare il primo aggiornamento, si tratta di un nuovo diffusore posteriore, decisamente meno arcuato nella parte centrale rispetto alla versione usata fino a questo momento dalla Ferrari, caratteristica che si tramuta in una migliore efficienza aerodinamica.
L'altra novità tecnica provata nei test ungheresi è invisibile in quanto nascosta sotto la scocca della vettura, ma avrà una notevole importanza: parliamo di una sospensione posteriore evoluta simile a quella utilizzata dalla Mercedes, in grado di riuscire a modificare l'altezza da terra con un sistema simil-idraulico. E' una soluzione tecnica borderline che garantisce il vantaggio di tenere il posteriore alto alle basse velocità, in modo da garantire il giusto downforce al retrotreno quando necessario, mentre a velocità elevate la sospensione abbassa l'altezza, permettendo di raggiungere velocità di punta superiori grazie ad una minore resistenza all'avanzamento. Oltre a ciò, questo sistema garantisce alla scuderia italiana la possibilità di stressare meno la power unit: ricordiamo che la Ferrari è già al quarto turbocompressore montato su entrambe le SF70H, e se si dovesse ricorrere all'introduzione della quinta specifica arriverebbe una penalità in griglia di partenza, quindi un minore sforzo del propulsore è tutto di guadagnato.
Questi aggiornamenti testimoniano la volontà del Cavallino Rampante di voler essere in lotta fino all'ultima gara per il titolo, e la differenza con gli anni precedenti in termini di audacia ma soprattutto efficacia nello sviluppare la vettura è abissale. C'è da vedere ora come risponderà la Mercedes, perchè il team anglo-tedesco sicuramente non starà a guardare per quanto riguarda le novità sulla W08.