Pausa estiva, ancora per poco, nel circus della Formula 1. Ma se in pista tutto sembra apparentemente fermo, i 20 protagonisti del campionato mondiale non sembrano essersi fermati fuori, tra dichiarazioni, foto e storie su instagram e social vari. Tra questi c'è Marcus Ericsson, ultima forza del mondiale alla non invidiabile quota di 0 punti, unico a non aver ancora ottenuto un piazzamento tra i primi 10 in un Gran Premio. Il pilota svedese è in scadenza di contratto con la Sauber, e sta iniziando a guardarsi intorno alla ricerca di un nuovo team, in attesa di sapere se arriverà una riconferma per la prossima stagione da parte della scuderia di Hinwill.
La Sauber sembra infatti rientrare nei piani della Ferrari come un possibile Junior Team, e la scelta di Marchionne potrebbe aprire la strada ai due gioielli di Maranello: Antonio Giovinazzi (che ha già corso due volte quest'anno) e Charles Leclerc. Per il compagno di squadra Wehrlein la situazione sembra diversa, sia perché il tedesco è da sempre nel giro del team Mercedes - prima di Bottas si era parlato di lui come possibile compagno di Hamilton - sia perché il pilota Sauber ha già dimostrato in passato di poter ottenere buoni risultati anche con una vettura non eccellente tra le mani. Per Ericsson invece i risultati non sono stati esaltanti, anche se il pilota svedese si è appellato alla scarsa competitività della macchina: "Sono qui da alcuni anni e credo di avere una posizione forte nel team, ma come pilota vorrei essere in una macchina più competitiva il prima possibile. Sono in scadenza di contratto e per il 2018 non so cosa accadrà".
Il pilota svedese continua parlando dell'andamento della stagione: "Quando guidi una delle macchina più lente, è difficile esaltare le proprie abilità di guida. Questo purtroppo è sempre successo nella mia carriera in Formula 1″. Ericsson quindi spera in un possibile miglioramento della sua vettura, o in un passaggio su sedili più prestigiosi e affidabili. Certo è che il 7-0 di parziale subito dal compagno di squadra Wehrlein non lo mette certamente in una posizione credibile per lamentarsi, soprattutto perché il mercato motoristico non sembra offrire grandi sbocchi per il prossimo anno: sedili liberi potrebbero essercene in Williams, Renault e Toro Rosso, ma in nessuna delle tre scuderie lo svedese sembra essere la prima scelta.