Si potrebbe tranquillamente dire che è successo di tutto affinchè, di fatto, non succedesse nulla. Dieci gare del Campionato del Mondo di Formula 1 e altre dieci ne mancano prima di conoscere il nome che seguirà quello di Nico Rosberg nell'albo d'oro, e ancora non si può parlare di un vero e proprio leader della classifica iridata. Ci sarebbe davanti a tutti Sebastian Vettel, con una Ferrari che non conosceva l'ebbrezza di guidare il ranking mondiale a questo punto della stagione da cinque anni, cioè da quando Fernando Alonso aveva aggirato la boa di metà campionato con un buon margine nei confronti proprio del pilota tedesco, capace poi di rimontare anche a causa di un paio di situazioni abbastanza particolari (ricordate il contatto tra lo spagnolo e Grosjean al via del Gran Premio di Spa?) e di portare a casa l'ennesimo alloro iridato. Ora, a distanza da quel 2012 che sembrava promettere bene prima di culminare nell'ennesima occasione sfumata, le chances di vedere il pilota di una Rossa di Maranello al trionfo al termine di un Mondiale di Formula 1 sono tornate alte, anche se con una situazione di classifica ben diversa rispetto anche solo a tre giorni fa.
Solo un punto, infatti, ha consentito al tedesco di approdare alla seconda metà del campionato in testa alla classifica. Una singola lunghezza che lo divide da quello che continua ad essere il suo principale avversario nella corsa verso il titolo. Lewis Hamilton è uscito chiaramente galvanizzato dalla gara di casa, con Silverstone che ha celebrato ancora una volta il proprio pupillo, la nuova speranza dell'automobilismo britannico che ora cerca di tornare al trionfo dopo aver ceduto il trono, lo scettro e la corona a quello che è stato il suo amico-rivale nonchè compagno di box nelle ultime stagioni. C'è da portare a casa il quarto titolo iridato in carriera e c'è da raggiungere proprio Sebastian Vettel nella classifica dei piloti pluri-decorati nella storia della Formula 1. E in una stagione ricca di alti e bassi, con colpi di scena decisamente fuori programma e momenti di altissimo spettacolo, c'è da giurare sul fatto che questo equilibrio tra il pilota nativo di Heppenheim e l'inglese di Stevenage potrà durare decisamente a lungo in questa stagione, magari fino al 26 novembre quando tutti si daranno appuntamento a Yas Marina per il ventesimo e ultimo round di una stagione clamorosa.
E in questo bellissimo duello, in cui non sono mancati momenti di alta tensione e scontri diretti nel vero senso della parola, sta ormai provando definitivamente ad inserirsi anche Valtteri Bottas. Quello che sembrava poter essere a tutti gli effetti il secondo pilota della Mercedes, sta in realtà dimostrando di poter tranquillamente stare là in mezzo, a lottare sia per vincere una gara che - perchè no - per tenere testa a chi si gioca il titolo iridato. C'è la regolarità alla base della prima metà di stagione del pilota finlandese, che alla sua prima stagione alla guida di una freccia d'argento ha già ottenuto sette podi in dieci gare, con le uniche macchie provenienti dal sesto posto in Cina e dal ritiro al Montmelò, dove il motore Mercedes tradì l'ex pilota della Williams. Attualmente ci sono 23 lunghezze di distanza tra Bottas e Vettel, giusto una gara di ritardo per quello che - numeri alla mano - è stato il miglior pilota delle ultime quattro gare, in cui è sempre andato a podio ottenendo ben tre piazze d'onore, una delle quali strappate in volata a Stroll nel Gran Premio di Baku.
Una poltrona sicuramente per due, dunque. Probabilmente il proseguio del Campionato ci potrà dire se a questa poltrona potrà ambire anche un terzo pilota. Un Mondiale aperto a qualsiasi risultato e a qualsiasi scenario quando abbiamo ormai aggirato la boa di metà stagione e ci avviamo verso il proseguio di una annata che fin qui ci ha dato tanti spunti, tanti momenti di spettacolo e altre fasi in cui a prevalere è stata soprattutto la tensione, inevitabile quando l'equilbrio è pressochè totale. Tra dieci giorni si approda in Ungheria, in quell'Hungaroring in cui Lewis Hamilton ha avuto la meglio per ben quattro volte, ma dove Sebastian Vettel ha trionfato due stagioni fa, interrompendo un digiuno in terra magiara che durava per la Rossa da undici anni. Una pista tortousa con diverse zone di velocità anche in ingresso curva, e in cui solo chi avrà il piede più pesante avrà le maggiori chances di vedere per primo la bandiera a scacchi. Un altro appuntamento molto interessante prima che arrivi la lunga sosta estiva, alla quale si porrà fine con i due appuntamenti più interessanti della seconda parte della stagione, ovvero Spa-Francorchamps e Monza.