Proprio nella settimana che porta al Gran Premio di Gran Bretagna, arriva la notizia di come la British Racing Drivers Club abbia esercitato la clausula di rottura del contratto con la Formula 1 per ospitare il GP di Gran Bretagna. Ciò significa che dopo il 2019, salvo ripensamenti, non si avrà più Silverstone nel calendario mondiale.
La decisione arriva dopo mesi di contrattazioni e ripensamenti, la BRDC ha valutato che le perdite potrebbero aumentare sempre più, così come il costo del rinnovo del contratto e ciò potrebbe danneggiare, oltre al circuito di Silverstone, anche l'intera economia del motorsport britannico. Una scelta maturata a causa dell'incremento del 5% della tassa di ingresso prevista per ogni anno, che ha portato l'impianto britannico a chiudere in perdita con l'organizzazione dell'evento.
John Grant, presidente della BRDC, ha dichiarato: "Questa decisione è stata presa perché è finanziariamente conveniente per noi. Abbiamo avuto delle perdite di 2,8 milioni nel 2015 e 4,8 milioni nel 2016. E ci aspettiamo una cifra simile per quest'anno. Siamo arrivati ad un punto in cui non possiamo più lasciare che sia la nostra passione a guidarci. Non solo si rischierebbe il futuro di Silverstone e della BRDC, ma anche dell'intera comunità britannica del motorsport, che dipende da noi. Tuttavia, voglio chiarire che, anche se abbiamo attivato questa clausula, siamo assolutamente concordi con le modifiche che la Liberty Media sta facendo per cercare di migliorare l'esperienza della Formula 1. La nostra speranza è che possa essere raggiunto un nuovo accordo per garantire un futuro sostenibile a Silverstone e garantire il GP di Gran Bretagna per molti anni a venire".
La BRDC spera, così, di riuscire a rinegoziare i termini per organizzare il Gp britannico. Ciò, però, ha prodotto subito diverse reazioni, come quella del F1 Group, che subito ha risposto all'annuncio della BRDC.
Tramite un comunicato ufficiale, infatti, l'associazione ha commentato l'interruzione del contratto da parte del circuito di Silverstone: "La settimana che porta al GP britannico dovrebbe essere una grande festa per la F.1 e Silverstone. Siamo delusi riguardo alla volontà di Silverstone, che ha preferito esercitare la clausola d'uscita dal contratto. Abbiamo offerto loro di prolungare le scadenze attuali per concentrarci sul GP di Gran Bretagna e Silverstone. Purtroppo i gestori del tracciato hanno cercato di trarre vantaggio a breve termine per beneficiare della loro posizione".
Il F.1 Group ha poi affermato di voler tenere la porta aperta con i gestori di Silverstone per continuare i colloqui e trovare una soluzione per il futuro: "Il nostro obiettivo è quello di mantenere in calendario il Gran Premio di Gran Bretagna. Continueremo a negoziare con i promotori per raggiungere una soluzione equa".
LIBERTY CI PROVA...- Appena appresa la notizia, Liberty Media si è subito messa in moto per trovare una soluzione e sembra che sia arrivata una proposta per acquistare l'impianto del Nortamptonshire.
Subito interpellato, Grant ha spiegato come l'opzione di vendere Silverstone non sia stata presa assolutamente in considerazione: "Siamo fondamentalmente aperti a considerare tutte le alternative con la Liberty per trovare un futuro sostenibile e vitale per il GP. Ma abbiamo anche detto nei mesi scorsi che la direzione strategica della BRDC sarebbe quella di non vendere il circuito di Silverstone. Non crediamo di doverlo vendere. Ci vediamo come i guardiani del motorsport britannico. Pensiamo quindi che la BRDC debba mantenere la proprietà di Silverstone, perché ci può aiutare a raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine. Quindi la vendita non è attualmente in agenda.
Grant ha sottolineato, infine, come la volontà di riaprire le trattative non sia per danneggiare il Gp di Gran Bretagna, anzi per ottenere delle soluzioni, economiche, migliori: "La BRDC non sta cercando di lucrare sul GP di Gran Bretagna, ma allo stesso tempo non siamo un'organizzazione benefica"