La continua evoluzione della Formula 1 non si ferma, e mentre la stagione 2017 è ormai entrata nel vivo, tra sfide in pista e polemiche fuori, si pensa già al futuro. E nel futuro del massimo campionato motoristico potrebbe esserci la Danimarca, precisamente Copenaghen. La capitale danese si è infatti candidata per entrare all'interno del calendario mondiale nel 2020, e potrebbe quindi aggiungersi alla lista di circuiti cittadini che fanno o hanno fatto parte del calendario mondiale, come Singapore, Valencia e Baku.
L'annuncio è stato dato da Lars Seier Christensen, importante uomo d'affari da sempre attento al mondo dei motori. L'imprenditore danese sembra infatti aver trovato un accordo con Liberty Media per organizzare il gran premio nella capitale. Lo ha confermato anche Helge Sander, ex ministro di Scienza, Tecnologia&Sviluppo, impegnato in prima linea per la realizzazione del progetto che porterebbe al GP di Danimarca. Il paese non ha una grande tradizione in Formula 1, pur annoverando nel mondo dei motori in generale la presenza del grandissimo Tom Kristensen, recordman della 24 Ore di Le Mans (nove successi, di cui sei consecutivi), ma i buoni risultati ottenuti da Kevin Magnussen in questi anni stanno comunque avvicinando il pubblico danese alla competizione, e lo stesso pilota Haas si è detto molto contento dell'ipotesi di correre un gran premio in casa. Resta ora da vedere quanto tutto ciò potrebbe essere realizzabile, a partire dal piano economico: bisognerà trovare infatti gli investimenti adatti per riuscire non solo a portare a termine un lavoro ben fatto, ma anche per poterlo mantenere per più tempo possibile nel circus sempre più folle della Formula 1.
In caso di approvazione del progetto, la realizzazione del circuito dovrebbe essere seguita dall'ormai storico architetto della Formula 1 Hermann Tilke, autore di buona parte degli ultimi circuiti del campionato mondiale. Il tedesco si è detto pienamente disponibile al progetto, affermando che non sarebbe un problema ricavare un bel circuito cittadino all'interno delle strade della capitale, sulla falsariga di quello che è stato il controverso ma spettacolare GP di Baku.