Che la stagione 2017 di Formula 1 stesse regalando quello spettacolo mancato negli ultimi anni lo si era già capito da tempo, ma questo Gran Premio di Baku entra di diritto tra le gare più spettacolari e rocambolesche della storia recente. Tra incidenti, safety car, sorpassi, penalità e accenni di rissa, viene fuori quello che meglio di tutti sa interpretare situazioni di questo tipo: Daniel Ricciardo regala la prima vittoria stagionale alla Red Bull. L'australiano è il più freddo nel caos del circuito cittadino azero, non perde mai la concentrazione e porta a casa un successo meritatissimo, frutto anche di una (forse) giusta ma (sicuramente) eccessiva penalizzazione a Vettel e di un Hamilton graziato invece dai commissari ma sfortunatissimo nel dover rientrare ai box nel momento peggiore. Sorprende però più di tutto l'incredibile terzo posto di Lance Stroll, che si ritrova davanti quasi per caso e difende il podio fino alla fine, cedendo soltanto la seconda posizione nel finale a Bottas, autore di una grande rimonta.
Sulla griglia di Baku si presentano davanti le Mercedes di Hamilton e Bottas, seguite dai ferraristi Raikkonen e Vettel. Poi Verstappen, le due Force India, le due Williams e Ricciardo a chiudere la top 10. Al via Hamilton mantiene la testa, mentre Bottas parte malissimo e fa letteralmente da tappo a Vettel alla prima curva. Poi è Raikkonen che tenta l'attacco al secondo pilota Mercedes, che si difende come può toccando il ferrarista - che sbatte contro il muro - e danneggiando la ruota anteriore destra, trovandosi costretto a tornare ai box e ricominciare dal fondo.
Dopo la concitata partenza iniziale la gara scorre tranquilla. Perez ha guadagnato la terza posizione su Verstappen mentre Raikkonen dopo la botta presa è quinto. La lotta tra l'olandese e il messicano infiamma la gara, nonostante l'evidente difficoltà nel sorpassare in un circuito del genere. Dura però pochissimi giri, perché ancora una volta il giovane talento della Red Bull è costretto a rallentare a causa di un problema al motore, mentre la Toro Rosso di Kvyat si ferma per problemi tecnici: per permettere la rimozione della vettura è necessario l'ingresso della Safety Car. Tutti rientrano ai box anticipando la sosta, mentre Verstappen si ritira, impossibilitato a continuare.
Dopo quattro giri a rilento si riparte con Perez che cerca subito l'attacco su Vettel, ma dopo mezzo giro la SC è costretta a rientrare a causa di alcuni pezzi persi da Raikkoken. Scaramucce già prima che si ricominci a correre con Hamilton che rallenta al punto da farsi quasi tamponare da Vettel, che per tutta risposta lo affianca e gli tira una sportellata. Il tedesco alla ripartenza si difende dall'attacco di Massa, mentre le due Force India di Perez e Ocon si scontrano, danneggiandosi entrambe e rovinando una gara per ora stupenda, coinvolgendo nello scontro anche Kimi Raikkonen che prende un detrito e distrugge la gomma. La terza Safety Car è inevitabile, così come è inevitabile a questo punto la decisione di esporre la bandiera rossa, fermare la gara e ricominciare dopo aver fatto la conta dei danni.
Mezz'ora ai box - dove i meccanici Ferrari e Force India riescono a riparare le vetture di Raikkonen e Perez - e si riparte con Hamilton davanti, poi Vettel, Massa, Stroll, Ricciardo, Hulkemberg, Magnussen, Alonso, Sainz, Grosjean: alla ripartenza Vettel prova ad insidiare Hamilton, mentre Ricciardo guadagna la terza posizione superando le due Williams. Massa manifesta subito problemi di potenza e viene superato anche da Hulkemberg, Magnussen e Alonso. Poi è lo stesso Hulkemberg che stringe troppo la curva danneggiando la sospensione e andando a concludere la gara nella via di fuga.
Bottas recupera posizioni e torna in zona punti, entrando in lotta con Ocon e Sainz. Il francese con un bel sorpasso guadagna la posizione sulla Toro Rosso, che verrà superata poi anche dal finlandese. Davanti Vettel si stabilizza a 2 secondi da Hamilton, mentre Ricciardo tiene la terza piazza su Stroll, poi i bravissimi Magnussen e Alonso quinto e sesto. Al 31° giro arriva la penalità per Vettel a causa dello scontro con Hamilton: 10 secondi di stop-go, mentre Hamilton - graziato dai commissari - è costretto a spendere un pit per risolvere un problema alla protezione del casco. Il tedesco sconta la penalità, forse eccessiva, dopo una serie di giri a tutta e rientra in settima posizione, davanti a Lewis Hamilton. Arriva poi anche la penalità per Raikkonen e Perez, per aver riparato la vettura durante la bandiera rossa.
La situazione viene completamente stravolta, con Vettel e Hamilton in zona punti ma lontani dalla testa della corsa, mentre il podio in questo momento vede Ricciardo, Stroll e Magnussen, con Ocon quarto e Bottas quinto. Alonso perde posizioni ma resta tra i primi 10. Bottas inizia a macinare giri veloci fino a guadagnarsi il terzo posto, con Ocon quarto e Vettel a seguire, con Hamilton distante un secondo. il tedesco della Ferrari trova il sorpasso sulla Force India, che prima di essere superata anche da Hamilton permette a Vettel di guadagnare tempo prezioso.
A cinque giri dalla fine Bottas ha praticamente dimezzato il distacco da Stroll, che sta difendendo con i denti questo inaspettato secondo posto. Arriva anche l'immancabile "no power" di Alonso, che cerca di resistere in nona posizione. Vettel guadagna su Bottas, ma è troppo tardi per tentare un attacco, mentre Hamilton non riesce a rientrare sul tedesco. Il finlandese della Mercedes arriva alle costole di Stroll quando mancano due giri al termine, e all'ultimo rettilineo, praticamente in volata, riesce nell'impresa di guadagnare la seconda posizione.
Vince un bravissimo Daniel Ricciardo, che quando si tratta di tirar fuori gli artigli in gare rocambolesche non si fa trovare mai impreparato. Secondo Bottas, autore di una grande rimonta (ma graziato anche lui dai commissari per lo scontro con Raikkonen) e terzo un sorprendente Stroll, che porta la Williams a podio. Quarto Sebastian Vettel, nonostante alla Ferrari sia capitato praticamente di tutto oggi, che tiene dietro Hamilton e guadagna punti preziosi in classifica. Bravo anche Ocon, che rimonta dopo l'incidente e riesce ad andare nuovamente a punti, così come Magnussen e Sainz. Incredibilmente nono Fernando Alonso, che riesce finalmente ad andare a punti nonostante il solito calo nel finale; chiude la top 10 Wherlein, che porta a casa un altro importante punto.