Dopo il Canada, in casa McLaren, gli animi si erano riscaldati e non poco, soprattutto a causa della frustrazione dettata dai tanti ritiri che hanno colpito il team di Woking. Ad esprimere rabbia e rammarico ci aveva pensato il manager del team, Zak Brawn, che aveva dichiarato quanto fosse difficile e frustrante la situazione.
Dopo aver fatto raffreddare gli animi, con la calma che solitamente contraddistingue i giapponesi, Yusuke Hasegawa, capo dei motoristi Honda, ha cercato di gettare acqua sul fuoco, ammettendo di comprendere il comportamento e le dichiarazioni di Brawn: "Io credo che non sia cambiato molto dai test invernali a Barcellona. Sono ancora tutti frustrati e ovviamente anche noi lo siamo. Quindi, i commenti di Zak sono decisamente comprensibili. Siamo frustrati e delusi, perciò non c’è da meravigliarsi se vengono fatti dei commenti del genere. Naturalmente, dei buoni risultati aiuterebbero la squadra, ma anche in una situazione difficile come quella attuale abbiamo una connessione molto forte. Ovviamente, mantenere unito il team è piuttosto difficile. Siamo frustrati, ma esserlo dopo una gara non significa automaticamente che si vuole divorziare o concludere il contratto. La frustrazione quando si è in corsa e il processo decisionale riguardante il rapporto sono due questioni completamente diverse”.
PICCOLI AGGIORNAMENTI A BAKU- Per cercare di rimediare, però, in Honda hanno deciso di affrettare i tempi, così da portare un nuovo step evolutivo in Azerbaijan. E anche in questo caso, è stato Hasegawa a chiarire il tutto: "Ci sarà qualche miglioramento nella combustione del motore a Baku. Non so se si può definirlo come il terzo step, ma intendiamo introdurre qualcosa anche se si tratterà di un elemento intermedio”.
Uno step intermedio che, come detto dal capo dei motoristi nipponici, servirà soltanto a prender tempo prima dell'arrivo della nuova evoluzione, che potrebbe servire a risolvere alcuni problemi della PU Honda, come le vibrazioni eccessive e la mancanza di potenza rispetto alla concorrenza.
Hasegawa ha poi concluso spiegando che il processo sarà comunque complicato e difficilmente riusciremo a vedere una McLaren davvero competitiva: "Se si migliora il motore a combustione, la temperatura dello scarico diminuisce e, diventando sempre più efficiente, ridurrebbe l’energia recuperata attraverso il turbo e l MGU-H e ciò renderebbe necessaria anche la modifica di queste parti. La situazione è più complicata di quanto la gente possa immaginare“