Sembra fatta per il primo e-prix italiano, che si svolgerà a Roma, lungo le vie dell’Eur. C’è anche la data, il 14 aprile 2018, che però verrà ufficializzata dal Consiglio Mondiale della FIA il prossimo lunedì. Le monoposto elettriche dovrebbero sfrecciare tra Piazza Marconi, viale dell’Agricoltura, il Palazzo dei Congressi (dove dovrebbero sorgere i box), la Nuvola di Fuksas e via Cristoforo Colombo.
Su questo si è espresso il CEO della Formula E, Alejandro Agag, nella giornata di ieri a Roma proprio per ultimare i dettagli del progetto. Il manager spagnolo ha voluto ringraziare tutte le parti in causa: “Ringrazio l’Automobil Club d’Italia, il Governo, il Campidoglio ed il quartiere dell’Eur che ha voluto essere vero protagonista. Non deluderemo i romani”
Questo è oggettivamente un segnale importante, visto che sia in termini di piloti che di squadre, scarseggia la presenza dell’Italia nei box della Formula E: “Se percorre la pit-lane vedrà i box di 10 scuderie con 20 piloti ma nessuna bandiera italiana. So benissimo che il sogno di un giovane pilota è guidare una Ferrari in Formula 1, ma sono convinto che per avere un pilota qui sarà solo questione di tempo. Stesso discorso per una casa automobilistica italiana”
C’è anche da sottolineare come questa sia una competizione che ha attratto diversi costruttori, a cominciare da Renault, DS, Audi, Jaguar, Mahindra. A queste vanno aggiunte Bmw in procinto di esordire e Mercedes che ci sta pensando seriamente. Sulla situazione delle case italiane, il manager spagnolo ha così dichiarato: “In Italia ci sono Fiat, Maserati, Alfa Romeo. Ho letto che Marchionne auspica il ritorno del Biscione alle competizioni. L’aspettiamo a braccia aperte”
Agag sottolinea i numeri, importanti, per una competizione nata solo 3 anni fa che comunque possiede ampi margini di crescita: “Venti milioni di spettatori a gara, otto in diretta. Lo so, sono ancora pochi, bisogna allargare i mercati. Difatti il prossimo anno saremo a Santiago del Cile e facilmente a San Paolo, in Brasile. Cento milioni il giro d’affari per la stagione 2017, grazie all’arrivo di ulteriori sponsor e partner”.
Da evidenziare come le vetture, che attualmente sviluppano 200kW pari a circa 270 CV limitati dal regolamento, in generale siano migliorate rispetto agli anni scorsi: “questo è avvenuto grazie alle case ed ai regolamenti. Le batterie e l’efficienza delle monoposto sono cresciute a dismisura rispetto al primo anno. Posso assicurare che dalla sesta stagione saremo in grado di completare un’intera gara con una sola vettura senza il cambio a metà e con prestazioni identiche”.
Interessante il racconto del siparietto tra Agag ed Ecclestone, quando lo spagnolo comunicò all’ex patron della Formula 1 di volersi cimentare in questa avventura: “Bernie è un amico e quindi si era preoccupato e mi disse che ero matto a mettermi in gioco su questo progetto, convinto che buttassi via un sacco di soldi. Ma dopo il debutto a Pechino si rese conto di essersi sbagliato”