Quello del Canada è stato un week-end terribile per la Toro Rosso e non solo per il risultato in sè, che ha visto entrambi i piloti ritirati, ma anche per ciò che ne è seguito.
Partiamo dal principio, ovvero dal momento in cui Kvyat è rimasto fermo in griglia, quando è partito il giro di formazione. Il russo, con l'aiuto dei meccanici, è riuscito a ripartire e si è andato a fermare sulla sua piazzola di partenza, l'undicesima. Una manovra che il regolamento stesso consente, dato che ogni pilota può riprendere la propria posizione se l'operazione viene completata entro la "safety car line", altrimenti impone di scattare dalla pitlane.
Inizialmente Kvyat è stato punito con un drive through, che il russo ha scontato, ma successivamente i commissari hanno fatto sapere alla Toro Rosso che la penalità in realtà sarebbe dovuta essere di 10" e gli hanno fatto pagare anche quella. Dunque Kvyat si è fermato per scontare la seconda penalità, ma, a quel punto, sulla sua Toro Rosso c'è stato un problema con il dado della gomma posteriore destra che lo ha obbligato al ritiro.
Scuro in volto, il russo, ha attaccato i commissari di gara, sparando a zero e togliendosi tutti i peli dalla lingua: "Hanno un lavoro che secondo me non è così difficile, ma non riescono a farlo in maniera corretta. Oggi stavano chiaramente dormendo, quindi avrebbero bisogno di un caffè. Dovrebbero cancellare quella stupida regola. Siamo dei taxisti o dei piloti di Formula 1? Non riesco a capire. E' un circo, è uno stupido circo. Andrò a parlare con Charlie, ma è veramente fastidioso. E' un lavoro semplice, ma anche lui non riesce a farlo nella maniera corretta".
Il russo, poi, si è calmato un attimo e ha pensato che fosse giusto aspettare un po', anche perchè non era nelle condizioni più adatte per andare a colloquiare con il direttore di gara: "Voglio capire per prima chi fa questo lavoro. Tutto quello che so è che il nostro team manager è stato 10 giri a discutere con la FIA, dicendo che non avremmo dovuto scontare una penalità aggiuntiva e loro hanno detto: no, ci dispiace, dovete fare così'".
La stessa sorte è toccata, in maniera simile, anche al compagno di team Carlos Sainz, che, dopo essersi ritirato dopo poche curve, a causa di un maxi groviglio innescato da un suo contatto, si è visto infliggere una penalità da scontare sulla griglia di Baku.
Lo spagnolo della Toro Rosso, dopo essere uscito dalla curva 2, in pieno rettilineo ha scartato sulla destra senza apparente motivo e senza curarsi della Haas di Grosjean che lo aveva affiancato. La seconda volta è andato ad urtare contro lo stesso Grosjean e ciò ha comportato la perdita del controllo della vettura da parte dello stesso Sainz, franato poi sull’incolpevole Felipe Massa all’ingresso della curva 3. Grosjean, allibito, ha subito protestato via-radio, ed è stato costretto a tornare ai box per la sostituzione dell’ala anteriore.
Sainz, però, ci ha tenuto a far chiarezza: "La mia partenza è stata nella norma, sono andato all'esterno della curva 2 per affiancare Alonso e per cercare di passarlo prima della 3. Ho guardato negli specchietti e ho visto la Renault di Hulkenberg, ma non la Haas che era già al mio fianco, perché si trovava nell’angolo morto dello specchietto destro. Mi sono spostato per attaccare Fernando e mi sono scontrato con Grosjean, e da quel momento non ho potuto far nulla per evitare di colpire la Williams di Massa. È stato un incidente violento, vedevo il muro che si avvicinava rapidamente e non potevo far nulla. Grazie a Dio non è successo niente, e successivamente ho anche spiegato l’accaduto a Felipe, sicuramente il pilota più sfortunato della corsa"
Il collegio dei Commissari Sportivi, alla fine, ha inflitto una penalità allo spagnolo, che dovrà arretrare di tre posizioni sulla griglia di Baku.
Subito dopo la gara, per altro, era arrivato il commento di un seccato Romain Grosjean, che si è visto piombare addosso Sainz: "Sono molto contrariato per l’incidente causato da Carlos, è stato molto, molto pericoloso. Sono solo stato contento che la monoposto non abbia riportato troppi danni, abbiamo sostituito l'ala anteriore e siamo ripartiti. La corsa è diventata tutta in salita, e solo grazie al ritiro di Alonso siamo comunque riusciti a conquistare il punto del decimo posto".
Ora per la Toro Rosso c'è solo da guardare al prossimo Gp, a Baku, dove il team cercherà di ripetere le buone prestazioni di Montecarlo.