Nel tradizionale venerdì di “riposo” del week-end di Montecarlo, non possiamo esimerci dal fare una breve analisi sui tempi visti ieri nelle prove libere, non tanto perché c’è stato il tempone di Vettel nel turno del pomeriggio, quanto per il fatto che si possono trarre delle prime, modeste e non avventate conclusioni. Proviamo quindi a fare un breve accenno sui giri da qualifica messi in pista dai concorrenti per poi passare al passo gara, non tralasciando le strane posizioni occupate dalle Frecce d’Argento, in particolare nel pomeriggio.

Sulla simulazione della qualifica, svetta il tedesco della Ferrari, che piazza un 1:12.720 che lo mette davanti a tutti nelle seconde libere e migliorando la prima posizione che Hamilton aveva precedentemente conquistato nelle prime prove del giovedì mattina. Gli esperti del settore hanno convenuto che quello di Vettel fosse un tempo eccezionale ma, a voler essere pignoli, forse ha lasciato per strada un altro decimo abbondante, sintomo quindi che ci sono ancora dei margini di miglioramento, così da provare a contenere meglio il sicuro ritorno delle Mercedes nella Q3 di sabato. Aldilà del tempo eccezionale del quattro volte campione del mondo, quello che è interessante valutare sono i singoli intertempi, in cui la Ferrari è sembrata pareggiare al decimo la prestazione delle vetture anglo-tedesche nel primo settore, per poi affondare il colpo nel secondo e terzo settore, in cui vi sono il maggior numero di curve lente, dove quindi c’è necessità di una ottima trazione e di un preciso inserimento in curva.

Qui un breve specchietto sul tema, in cui trovate in ordine di colonna, il miglior primo, secondo e terzo settore ed il tempo complessivo (tutti i dati sono posti in secondi). Le ultime due colonne valutano il confronto tra il miglior tempo e quello ideale, da lì, se volete, si può estrarre qualche notizia in più.

Gli intertempi settore per settore | Photo: f1analisitecnica.com

Ma cosa è successo alla Mercedes nelle FP2? Dalle prime informazioni, pare che i tecnici delle Frecce d’Argento abbiano scelto di modificare in maniera drastica l’assetto meccanico della vettura, per cercare di migliorare il set-up al retrotreno, importantissimo nella gestione delle gomme posteriori. Come potete immaginare la strada intrapresa non ha giovato e quindi aspettiamoci domani una Mercedes di nuovo competitiva con il settaggio del giovedì mattina. Infatti la W08 pomeridiana è stata all’altezza della Rossa di Maranello solo nel primo settore, mentre negli ultimi due ha accusato oltre un secondo.

Da evidenziare, pur con le dovute cautele, il tempo di Ricciardo, che in assenza delle due vetture di Brackley, è riuscito ad agguantare la seconda posizione, staccando di pochi centesimi Raikkonen, e piazzandosi a oltre 4 decimi e mezzo dalla vetta. Nonostante il distacco importante, è sicuramente inferiore rispetto a quei 7 decimi da brividi presi a Barcellona. Si denota quindi un recupero da parte dei tecnici guidati da Adrian Newey, che hanno confermato una buona dose degli aggiornamenti portati al Montmelò, che consentono alla RB13 di essere più reattiva, specialmente nel secondo e terzo settore. A questo aggiungiamo che Montecarlo è un tracciato poco power sensitive e quindi si nota meno il deficit di potenza fornito dalla power unit Renault. A sottolineare quest’ultimo aspetto, ci sono le splendide Toro Rosso, piazzate subito dietro Raikkonen, pur dovendo ammettere che con tutti i big in forma, probabilmente le vetture di Faenza andranno a perdere delle posizioni.

Anche sul passo gara sembra che la Ferrari abbia ottenuto qualcosa in più, con Vettel che facendo un primo stint con le ultrasoft, ha staccato di 1 – 2 decimi la Red Bull. Molto positivo anche lo stint di Raikkonen, eseguito con le supersoft, che era in ritardo mediamente di 3 decimi sul passo del compagno tedesco, pur montando una mescola che secondo i tecnici della Pirelli dovrebbe essere di circa sette decimi più lenta rispetto alla gomma viola.

Se proprio volessimo azzardare un confronto diretto sui passi gara tra Ferrari e Mercedes, dobbiamo fare riferimento solo agli ultimi giri delle prime prove libere, visti i problemi dimostrati nelle libere del pomeriggio. In mattinata, sia le Rosse che le Frecce d’Argento hanno girato con parecchio carburante a bordo e con la stessa mescola (ultrasoft). Secondo questi dati, che personalmente tratterei ancora con le pinze, i fantastici quattro hanno girato tutti intorno al 1:16, più precisamente con i piloti di Maranello che hanno dato 2 e 5 decimi rispettivamente ad Hamilton e Bottas.

Vedendo quindi questi dati, sembra che la Ferrari abbia tutte le carte in regola per puntare alla prima fila domani e sperare in una gara in cui può essere protagonista. Ad onor del vero però, andrei cauto con gli ottimismi, visto quanto detto sulla Mercedes che sicuramente tornerà cattiva nella giornata di domani.