Il campionato di Formula 1 versione 2017 è iniziato con un equilibrio maggiore del previsto, con la Ferrari che con un lavoro eccezionale in inverno pare essere complessivamente al livello prestazionale della Mercedes, a vedere almeno le prime quattro gare. Se infatti in qualifica le Frecce d’Argento si sono imposte per 3-1, in gara si è avuta una perfetta parità, 2 a testa, con una classifica costruttori che vede Maranello e Brackley distanti solo un punto.

Quello che possiamo aspettarci è quindi un duello sul filo del rasoio tra i 4 piloti in sella alle loro rispettive macchine, che ha bisogno del 110% da parte di ognuno. E non solo da parte dei piloti, di cui ricordo che i primi 3 a Russia si sono qualificati in 95 millesimi di secondo, ma anche di tutta la squadra, a livello di sviluppo della vettura, affidabilità, di sensibilità da parte dei piloti per riportare agli ingegneri sensazioni, dati, migliorie varie, freddezza alla guida.

A seguito del week-end russo, dalle parole rilasciate da Toto Wolf, si è evinto come in Mercedes ci sia stata un’attenta analisi, nonostante aver messo in mostra un ottimo passo gara ed aver conquistato la vittoria con Bottas. Ciò nonostante il direttore esecutivo di Mercedes ha dichiarato: “E’ stato un weekend difficile per noi. Venerdì ci è mancata la prestazione, ma gli ingegneri hanno fatto le scelte giuste, confermate dal buon passo di sabato e domenica. La sensazione è che ci attende una stagione in cui sarà necessario lavorare tutto il giorno, tutti i giorni

Oltre a questo a Sochi Hamilton ha dovuto giocare un ruolo “non suo”, ovvero quello di stare in quarta posizione, mai in lotta per la vittoria. Certo è che sulla vettura di Hamilton si sono avuti problemi di gestione delle temperature degli pneumatici, ma il manager austriaco ha sottolineato come ci sia bisogno del lavoro di tutti: “Sul lato opposto, Lewis ha avuto un week-end difficile sia in qualifica che in gara. Abbiamo trascorso molto tempo cercando di capire cosa non ha funzionato, ed il perché non si sia sentito a suo agio con la monoposto. Ma non ci sono bacchette magiche che consentono di capire tutto in tempi brevi, serve tanto lavoro ed attenzione ai dettagli. Dobbiamo fornire a Lewis gli strumenti di cui ha bisogno per esprimersi al meglio nelle prossime gare, per noi è un obiettivo fondamentale

Sembra quasi voler punzecchiare anche il pilota inglese, spesso accusato di compiere qualche errore quando sotto pressione e di lamentarsi quando la vettura non è in condizioni ottimali. Quindi si richiede al campione inglese qualcosa in più che possa fare la differenza sia in termini di guida che di rapporto con gli ingegneri.