Se la vittoria di Sebastian Vettel ha riportato tranquillità in casa Ferrari, dopo che l'inizio del week-end aveva fatto presagire qualche brutta sorpresa, resta ancora una volta l'incognita legata a Kimi Raikkonen, che non è ancora riuscito a convincere del tutto in queste prime tre gare stagionali. La prestazione del Bahrain ha alternato come sempre momenti di ottima guida ad altri di totale black-out, segno che il finlandese non è ancora pienamente a suo agio con la nuova vettura.
Il momento peggiore della gara di Kimi è da ritrovare sicuramente nella partenza: al via il pilota Ferrari perde due posizioni da Verstappen e Massa ma i tempi non esaltanti di Bottas che rallentano tutto il gruppo di testa gli permettono di non perdere tanto, riuscendo quasi a rientrare sui primi. L'uscita di Verstappen gli permette di recuperare una posizione, per poi ritrovarsi appaiato agli altri grazie alla Safety Car che interviene dopo l'incidente tra Sainz e Stroll, poi Ricciardo rientra ai box per mettere le soft e quando esce viene superato senza troppi problemi dal finlandese, che supera Felipe Massa riportandosi in quarta posizione.
Dopo 2/3 di gara quasi sempre sottotono arriva la scossa che potrebbe cambiare le sorti del suo gran premio: Kimi piazza il giro veloce con 1.33.7 (lo diceva Briatore già tanti anni fa: il finlandese sul giro secco è tra i migliori) e inizia una corsa contro il tempo nel tentativo di raggiungere il connazionale Valtteri Bottas, che nel finale rallenta notevolmente il passo, soprattutto dopo il sorpasso di Hamilton. L'aggancio sfuma per poco più di 2 secondi e Raikkonen chiude in quarta posizione, ancora a ridosso del podio, che continua ad essere mancato per un soffio, e ancora senza proporre una prestazione davvero convincente.
Un gara che confrontata alle due precedenti appare comunque migliore, con un pilota che è sembrato più sicuro alla guida di una monoposto forse a lui non del tutto congeniale, ma a cui è nuovamente mancato l'acuto decisivo per ottenere un risultato di rilievo. Resta comunque un mondiale per ora sufficiente, con 34 punti che lo appaiano alle prestazioni di Bottas (a +4 in classifica) e che permettono alla Ferrari di balzare il testa alla classifica costruttori, ma dalla Russia in poi Kimi dovrà dare qualcosa di più, se si vorrà competere anche per il titolo piloti contro una Mercedes che sembra ancora lievemente avanti.