Terza - e unica - sessione di prove del GP di Cina che si è rivelata interessante e caotica come ci si aspettava. Tanto caos e tante vetture concentrate sul passo gara, non avendo potuto provare nulla ieri, mentre in pochi si sono veramente concentrati in prospettiva delle qualifiche. Sebastian Vettel è, come successo in Australia, leader della graduatoria con un 1.33.336 che abbatte il record della pista (da lui stesso detenuto) e che accende in casa Ferrari un comunque cauto ottimismo. Bene anche Raikkonen che finisce subito dietro il compagno, mentre le Mercedes rimangono un po' invischiate nel traffico e si concentrano più sul passo che su altro: terza e quarta posizione per Bottas ed Hamilton, anche se l'inglese ha sprecato la possibilità di fare il giro veloce con un errore nella seconda parte, dopo aver fissato il record del primo settore. Dietro difficile valutare, bene Massa e Verstappen, malino Ricciardo che aveva anche provato a fare tempi da qualifica, non riuscendo però mai a risultare pienamente competitivo. Ottima la prestazione di Stroll, ottavo; ancora male invece Alonso.

Si comincia, come previsto, con pista molto trafficata. Il tempo a disposizione è poco per tutti visto il disastro di ieri, dove non si è praticamente mai potuto correre, e allora tutti vogliono subito macinare chilometri preziosi. Tempi non altissimi nella prima parte, con i piloti che cercano conferme sul passo gara e sulla tenuta: Ricciardo fa 1.35.647 dopo un quarto d'ora, mettendo a segno il primo crono degno di nota. Tempi alti invece per le Mercedes: le frecce d'argento rimangono sull'1.39 nonostante Bottas ed Hamilton girino con due mescole diverse, soft per il finlandese, supersoft per il compagno. Le due Ferrari invece dopo un po' cominciano a cercare i tempi da qualifica, e il primo è Kimi Raikkonen che a metà sessione balza in testa alla graduatoria con 1.34.519, superato un minuto dopo dal compagno di squadra Vettel che fissa il tempo limite sull'1.33.336.

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Nella seconda mezz'ora di prove inizia a regnare il caos, con tante vetture sparse per la pista quasi come fosse una vera e propria gara. Difficile mettere a segno tempi bassi con questo traffico, ma le tante vetture impegnate sul passo gara consentono di mantenere un minimo di ordine. Nei 20 minuti finali però tutti cominciano a spingere, per testare la vettura in vista delle qualifiche: Bottas tenta il giro veloce ma finisce ad un secondo da Vettel, ci prova poi Hamilton che resta a 7 decimi dalla rossa del tedesco, che intanto rischia di abbassare ancora di più il suo tempo, se non fosse per una sbavatura nel secondo settore che gli fa perdere decimi preziosi. Si migliora invece Raikkonen che si porta a pochi centesimi dal compagno di squadra firmando un importante 1.33.386 in vista delle qualifiche.

Nel finale sale in cattedra Lewis Hamilton, che piazza il record nel primo settore con 24.394 e sembra potersi andare a prendere il miglior tempo, ma un errore in staccata alla curva-14 gli rovina il giro e lo tiene ancora dietro Vettel. Stessa sorte per Bottas, che non riesce a colmare il gap con la rossa restando a quasi 4 decimi. La bandiera a scacchi arriva, puntuale, dopo un'ora di prove e conferma la competitività della Ferrari, anche se - come si può facilmente intuire - le prove di questa mattina vanno prese con le molle.

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