Può esistere un marchio in Italia, e anche nel Mondo, che susciti un’attrazione pari, o a volte superiore, alla Ferrari? Certo, è la casa da cui il Cavallino discende, ovvero l’Alfa Romeo. La casa milanese, nata nel 1910, ha sempre regalato grandi emozioni sia a livello sportivo, sia con i suoi modelli per il mercato stradale.
Però anche l'Alfa, come molte case automobilistiche, ha avuto i suoi periodi difficili. A causa dei costi di produzione eccessivi, la casa del Biscione entrò in una leggera, ma importante crisi economica ad inizio anni '80' ed ecco che arrivò la FIAT a salvare la casa milanese. Da quel momento iniziò per l'Alfa un periodo di leggero declino, che diventerà sempre più accentuato dalla seconda metà degli anni '90 in poi. Saranno 155 e 156 le ultime auto riconosciute dalla maggior parte degli appassionati come rappresentanti del cuore pulsante del Biscione.
È iniziato un periodo difficile non solo per la casa, ma anche per gli alfisti, che hanno dovuto sopportare per anni le difficoltà di Alfa e la crescita dei marchi rivali, come VW, Audi e Mercedes, case che negli anni precedenti avevano sempre subito la rivalità con AR, capace di battere l'intero battaglione tedesco sia in pista, che sul mercato mondiale.
Ora per l'Alfa Romeo, così come per gli alfisti, quelli veri, che non hanno mollato mai, è arrivato il tanto atteso momento della riscossa. Una riscossa che richiama al passato, ma con uno sguardo al futuro e alle novità. La più importante è molto probabilmente la nascita di un SUV, auto inedita negli stabilimenti di Arese, dove mai si sarebbe pensato ad una cosa simile. Invece all'Alfa hanno deciso di rischiare e le prime risposte ottenute dalla casa del Biscione sono state più che positive.
Dopo Mito e Giulietta, dove si trova poco della vera essenza Alfa, è arrivata la notizia del ritorno sul mercato della Giulia. Presentata intorno al 2014, la Giulia è una ventata di aria fresca. Nuovo pianale, diverso da ogni modello uscito da Arese da trent’anni a questa parte, ritorno alla trazione posteriore, assente sulle Alfa dal 1993 (presente solo su auto a tiratura limitata come 8C e sulla più piccola 4C).
La nuova Giulia può sottolineare una linea aggressiva e sportiva e vanta allestimenti rifiniti con cura, un comparto tecnico caratterizzato da numerosissime novità e tanti ausili elettronici per la sicurezza di guida, materiali leggeri come il carbonio e l’alluminio. Ma le perle vere non sono quelle estetiche, perché tra le innumerevoli versioni spicca senza dubbio la Quadrifoglio Verde. 510 Cv di potenza, che permettono all’auto di raggiungere i 307 km/h ei 100, partendo da fermo, in soli 3.7”, nulla per una berlina, ottima anche per la famiglia. Due le scelte per la trasmissione, ZF automatico a 8 marce o manuale a 6 marce, alle caratteristiche tecniche si aggiunge un piacere di giuda invidiabile, meglio anche delle rivali tedesche, secondo alcuni esperti del settore. In pratica per la sua rinascita Alfa Romeo non si è fatta mancare nulla.
Alfa non si ferma e così per sorprendere sfida i principali rivali anche in una categoria dove, fino ad ora, le case italiane difficilmente si erano addentrate: i SUV. Per sfidare le rivali Audi Q5, BMW X3, Mercedes GLC e Porsche Macan, per fare qualche nome, dagli stabilimenti di Cassino uscirà l’Alfa Romeo Stelvio.
Nato sullo stesso pianale della Giulia, condivide con la berlina gran parte delle caratteristiche, mentre differisce per l’altezza, aumentata di 22 cm per adattare le dimensioni ad un vero SUV. Uguali anche i motori, 2.0 Turbo-benzina da 200 e 280 cv, e un 2.2 TurboDiesel da 180 cv. Naturalmente non mancherà la versione sportiva QV, caratterizzata dallo stesso V6 2.9 Bi-Turbo della Giulia, che erogherà sempre 510 cv, che fanno della Stelvio il SUV più potente mai messo sul mercato.
Intanto la Giulia conquista sempre più consensi, come dimostrano i vari titoli ricevuti dalla sua messa in vendita, avvenuta nel settembre 2016. Anche i dati di vendita parlano chiaro, dalla sua uscita sono state vendute 4.721 Giulia, mentre la rivale più vicina è la Mercedes Classe C, con 3.231 modelli venduti. 2.514 BMW Serie 3 e 1.207 Audi A4/S4. Un buon inizio, ma strada è ancora lunga per tornare ai fasti di un tempo, quando ovunque si corresse c’era sempre il marchio Alfa a trionfare. Gli appassionati vorrebbero la Giulia nel DTM, come negli anni ’80 e ’90 quando, la 33 prima e la 155 poi, riuscivano a fronteggiare in modo trionfale le rivali Opel e Mercedes. Marchionne ha aperto la porta anche alla F1, ma non prima del nuovo decennio, che potrebbe essere davvero il momento di svolta per Alfa Romeo.