Mentre a Maranello il lavoro ingegneristico procede senza sosta, la sensazione è che Sergio Marchionne sia più all'interno della realtà delle cose in Formula 1: via i grandi proclami, che non fanno altro che caricare di eccessiva pressione il team, per fare spazio ad un atteggiamento che rimanda ogni tipo di considerazione alla pista.
Intervistato nel corso dell'annuncio del grande investimento da 1 miliardo che il gruppo FCA effettuerà negli Stati Uniti, ha parlato così del 2016 della Rossa, assumendosi le proprie responsabilità: "il mio errore è stato quello di non essere intervenuto prima, ma non l'ho fatto per rispetto del lavoro dei ragazzi. In ogni caso sono certo che non ci saranno ripercussioni negative sulla monoposto 2017". Passa poi a descrivere il gran lavoro di questi mesi in Ferrari, lodando l'impegno che ognuno sta mettendo per dare vita ad una macchina che sia quella giusta per tentare il riscatto: "i ragazzi si stanno impegnando al massimo, tanto che si sono concessi solo due giorni di ferie per Natale".
Impossibile a questo punto non approfondire i piani presentati da Marchionne per il gruppo FCA da qui al 2018: oltre all'impegno in Formula 1 con Ferrari, ci sarà l'investimento già citato negli USA, del quale si è detto molto felice il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Capitolo Alfa Romeo: non ci sono state parole circa un ritorno della casa del Biscione in F.1 in un futuro prossimo, ipotesi che era circolata nei mesi precedenti, mentre si sta puntando a valutare le vendite della Stelvio, in base alla quale si prenderanno decisioni sulla linea di produzione, mentre per il momento sembra essere rinviato il lancio della versione station wagon della Giulia.