La stagione 2016 di Formula 1 si è chiusa con il trionfo di Nico Rosberg ad Abu Dhabi, a cui è seguita la notizia del ritiro del pilota tedesco che ha lasciato tutti di sasso. Andiamo ora ad analizzare perchè il 2017 può essere un anno veramente interessante da seguire, iniziando dai cambiamenti regolamentari per quanto riguarda le vetture.
RIVOLUZIONE TECNICA Nell'economia della velocità espressa dalle monoposto assumerà un peso maggiore l'aerodinamica, grazie ai cambiamenti del regolamento tecnico. Si avranno quindi ali anteriori di dimensioni maggiori e più sofisticate, mentre l'ala posteriore sarà più bassa e più larga; naturalmente poi ci saranno le già note nuove Pirelli a equipaggiare le vetture, più spesse in larghezza di 6 e 8 centimetri rispettivamente per anteriore e posteriore. Da calcoli effettuati dagli addetti ai lavori la nuova aerodinamica ed i "gommoni" permetteranno alle monoposto 2017 di essere circa 4 secondi più veloci delle attuali, un dato che però è piuttosto discusso da alcuni tecnici in quanto l'aumento del carico aerodinamico potrebbe comportare una perdita di velocità massima anche piuttosto grande.
MONOPOLIO O GRANDE EQUILIBRIO? Le ultime 3 stagioni sono state caratterizzate da un dominio quasi incontratato della Mercedes. Il cambio regolamentare offre una grande chance agli inseguitori, leggasi Red Bull e Ferrari, per ricominciare da zero e sovvertire le gerarchie: gli austriaci sono da sempre avanti per quanto riguarda telaio ed aerodinamica, e per questo motivo sono temuti da tutti.
MISTER X Ancora manca l'annuncio ufficiale del nome del secondo pilota Mercedes, anche se nel mondo del Circus tutti danno per scontato che sarà Valtteri Bottas ad occupare il sedile lasciato vuoto da Nico Rosberg. In ogni caso sarà interessante vedere come si troverà con la W08 tedesca il nuovo compagno di box di Hamilton: sarà possibile infatti capire se è il mezzo ad aver fatto la differenza finora o se la coppia di piloti delle ultime 3 stagioni sia stata davvero di talento.
ORGOGLIO ROSSO Ferita, ma non arresa. La Ferrari è reduce da una stagione senza dubbio negativa: le premesse ad inizio 2016 erano di lotta ad armi pari con la Mercedes per il titolo e di fatto la prima gara aveva confermato ciò, poichè in Australia solo un errore di strategia del muretto ha impedito a Vettel di vincere, mentre la macchina si era dimostrata veloce. Il problema è stato il mancato sviluppo della vettura mentre gli altri progredivano, tanto che la Mercedes è ben presto scappata via e poi da metà stagione in poi anche Red Bull è stata costantemente più veloce della Rossa con un recupero sorprendente. Ora c'è il bisogno di tirare una riga e ripartire: il progetto 668 guidato da Mattia Binotto, alla sua prima esperienza da direttore tecnico, dovrà dare delle risposte più convincenti di quanto la SF16-H sia riuscita a fare, per l'importanza che ha nel Circus la Ferrari deve riuscire a tornare alla vittoria prima e a concorrere per il titolo poi, lo deve senza dubbio a tutti i suoi tifosi che non hanno mai fatto mancare il supporto alla Rossa, dimostrando tutto il loro affetto anche in anni bui come il 2016.
LEWIS TRA RISCATTO ED INSOFFERENZA Il grande sconfitto del 2016 è sicuramente lui. Si parla chiaramente di Hamilton, sconfitto da Rosberg nella corsa al titolo mondiale. Ha pagato una prima parte di stagione piuttosto opaca mentre il suo compagno di box iniziava con un poker di vittorie impressionante; da metà 2016 in poi è tornato l'Hammer che abbiamo spesso ammirato e ha recuperato il gap, ma il motore andato in fumo in Malesia mentre era al comando ha complicato la lotta per il mondiale. Vorrà sicuramente cercare riscatto nel 2017, ma purtroppo per lui non sarà una rivincita, essendosi ritirato Rosberg. Ma nell'animo di Hamilton c'è dell'altro. E' tornato a ripetere spesso una sua teoria secondo cui la Mercedes nella lotta serrata tra i suoi due piloti avrebbe favorito il tedesco nell'ultimo anno, denotando una certa insofferenza nello stare nel team di Brackley, anche se sembra essere tornato il sereno dopo un incontro con Toto Wolff. Staremo a vedere come sarà il suo 2017.
MCLAREN: E' IL MOMENTO DELLA VERITA' Il team che sta rendendo maggiormente al di sotto delle aspettative è la McLaren motorizzata Honda che, seppur ha fatto notevoli passi in avanti in quanto ad affidabilità, resta comunque lontano dalle posizioni che contano. Deve migliorare innanzitutto nella potenza della power unit giapponese, che, dopo aver raggiunto un accettabile livello di affidabilità, deve trovare cavalli, ma guai a dare per buoni telaio ed aerodinamica, in quanto a Suzuka, circuito banco di prova per questi lati della vettura, perdeva troppi decimi nel primo settore guidato. La coppia di piloti è una delle migliori che si possa trovare, formata dall'esperienza e dallo spirito samurai di Fernando Alonso, e dalla freschezza e voglia di emergere incarnate nel giovane Stoffel Vandoorne, che ha già fatto vedere di che pasta è fatto quando in Bahrain nell'ultima stagione era stato chiamato a sostituire lo spagnolo, riportando un sorprendente decimo posto che ha comportato la conquista del primo punto della stagione per il team anglo-nipponico. I piloti ci sono, è la macchina che ora dovrà rivelarsi all'altezza dell'obiettivo, cioè tornare a lottare con i top team.