In Red Bull l'aria che si respira è carica di ottimismo per la prossima stagione, dopo un 2016 che l'ha promossa a seconda forza grazie ad uno sviluppo importante e costante della vettura. Il punto più debole della monoposto del team austriaco ad inizio anno era la power unit, che accusava un grande gap di potenza nei confronti di Mercedes e Ferrari, ma Renault è riuscita a tirare fuori molti cavalli con vari step evolutivi per assottigliare sensibilmente il divario, che tuttavia ancora esiste.
GRANDE OCCASIONE Il 2017, come molte volte si è detto, vedrà un'importante rivoluzione dal punto di vista aerodinamico, aspetto che sarà importante curare in galleria del vento per non rischiare di rimanere indietro rispetto alla concorrenza. Ciò lo sanno bene a Maranello, mai negli ultimi anni avanti per quanto riguarda l'aerodinamica, mentre a Milton Keynes possono contare sul genio creativo di Adrian Newey, che sicuramente saprà inventarsi soluzioni tecniche estreme in grado di far primeggiare la Red Bull. Proprio per questo motivo l'occasione che il cambio regolamentare offre è particolarmente ghiotta per i bibitari: la lotta per il titolo è possibile, a patto che Renault sforni una power unit all'altezza. Ed il fornitore francese sta cercando di farlo.
POWER UNIT ESTREMA Renault dal canto suo può vantarsi di aver fatto un grande recupero a stagione in corso sulla concorrenza, facendo sì che le noie meccaniche e la scarsa potenza del 2015 fossero solo un lontano ricordo. Il progetto per la power unit 2017 è molto ambizioso, i francesi hanno capito che serve qualcosa di rivoluzionario rispetto a quanto già fatto per poter competere ad armi pari con Mercedes e Ferrari sotto il punto di vista della potenza erogata. Da indiscrezioni la nuova power unit sarà un taglio col passato, caratterizzato da soluzioni estreme che, secondo i progettisti, potrebbero realmente portarla ai livelli dei competitors: tuttavia per le sue caratteristiche spinte al limite si stanno registrando alcune rotture "al banco", ed è un problema che si dovrà risolvere entro fine marzo, quando la prima specifica andrà punzonata sulla vettura in vista del Gran Premio d'esordio. Renault e Red Bull sono consapevoli della grande sfida che si trovano davanti, ma nessuno dei due vuole perderla.