Era arrivato ad Abu Dhabi con la speranza di diventare il terzo italiano a trionfare nella Gp2 Series, dopo Giorgio Pantano e Davide Valsecchi, ma il destino ha deciso di non realizzare il sogno di Antonio Giovinazzi. Il ragazzo pugliese era giunto sul circuito di Yas Marina in testa al mondiale, forte di 7 punti di vantaggio su Pierre Gasly, compagno di team alla Prema ed onesto rivale lungo l’arco del mondiale.
IL GP E L'ADDIO AL SOGNO IRIDATO - Proprio Gasly al venerdì aveva stabilito la pole, rosicchiando 4 punti all’italiano e portandosi a -3 dalla testa del mondiale, mentre il sabato, dopo le qualifiche della Formula 1, aveva dominato la gara lunga - quella con il grosso dei punti in palio - e si era portato in testa al campionato con 11 punti su Giovinazzi, chiamato alla rimonta impossibile in gara2. Nella speranza, minima, di conquistare il titolo iridato, Giovinazzi è arrivato in gara2 carico, ma con una vettura priva di un setup equilibrato. Peccato che il driver italiano sia giunto soltanto 13°, a causa di un problema di degrado alle gomme, dopo una gara all’attacco.
Alla fine il mondiale è andato al transalpino, già sicuro di un posto tra i grandi il prossimo anno, come collaudatore in Red Bull, mentre Giovi ha davanti a sé solo nubi, dato che il suo futuro non è ancora chiarissimo. La Prema ha già ingaggiato Fuoco e Leclerc, autori di un’ottima stagione in Gp3, che ha visto il trionfo del francese e il 3° posto dell’italiano. Entrambi sono in ottica Ferrari, dal momento che entrambi fanno parte della Ferrari Driver Academy.
FUTURO - Ferrari secondo alcune voci potrebbe accogliere proprio Giovinazzi a Maranello, ingaggiandolo come Test Driver, così da farlo maturare quest’anno e farlo salire a bordo della rossa nel futuro. Futuro che teoricamente non dovrebbe essere nemmeno troppo lontano, visto che probabilmente a fine 2017 Raikkonen potrebbe dire addio alle corse, lasciando spazio alle nuove leve.
Mantenendo lo sguardo sulla Formula 1, il 22enne si potrebbe accasare in Sauber o in Manor. I due team ancora non hanno ufficializzato i loro piloti e soprattutto in Manor c’è grandee indecisione. Entrambi i team cercano, però, piloti con sponsor importanti alle spalle, che possano contribuire alle spese che la competizione comporta. Nel caso in cui il sogno F1 svanisse, Giovinazzi potrà puntare il suo sguardo sul WEC e sulla categoria LMP2, dove ha già corso quest’anno con il team Ligier.
A breve dovremmo sapere quale sarà il futuro di Giovinazzi, se approderà F1 o sarà l’ennesimo talento sprecato e buttato via da una competizione che guarda sempre più al portafoglio del pilota piuttosto che al piede e ai trionfi. Intanto, lui e il compagno Gasly nel post-gara di Abu Dhabi hanno dato una lezione di umanità e rispetto a molti piloti più grandi e più famosi, complimentadosi a vicenda, senza mostrare rancore alcuno.