Dopo alcuni giorni di voci, ecco l’ufficialità: Volkswagen abbandona il World Rally Championship. A pesare sulla decisione della casa tedesca, c’è il prezzo, alto, da pagare per lo scandalo Dieselgate, con il colosso tedesco chiamato a risarcire i clienti e lo stato americano. 15 miliardi di euro, questa l'entità della multa.
NUOVI OBIETTIVI E POLO R5- Nel comunicato rilasciato dalla casa di Wolfsburg si legge: "Volkswagen affronterà grandi sfide. L'espansione nel campo dell'elettrico nella nostra gamma di veicoli ci costringe a concentrare tutti i nostri sforzi su importanti tecnologie del futuro. Nel Mondiale Rally siamo andati oltre i nostri obiettivi sportivi e ora dobbiamo riallineare la sezione Motorsport, concentrando il focus sulla tecnologia dei veicoli del futuro. Allo stesso tempo Volkswagen concentrerà i suoi sforzi sulle gare che possano riversare vantaggi sulla clientela con le corse della Golf GTI TCR e della Beetle GRC nel campionato rallycross”.
Il capo del Motosport VW prosegue parlando di un nuovo progetto, che vedrebbe l’utilizzo della Polo nel mondiale R5: "Vogliamo anche offrire ai clienti soluzioni all'avanguardia e sviluppare una nuova Polo nel rispetto delle nuove normative. La nuova vettura si avvarrà dell'intero progetto WRC che ha riportato grandi successi con le squadre composte da Sébastien Ogier/Julien Ingrassia, Jari-Matti Latvala/Miikka Anttila e Andreas Mikkelsen/Anders Jæger”.
PILOTI SENZA SEDILE- La Polo abbandona il Mondiale da dominatrice incontrastata, con numeri record: 51 Rally corsi, 42 vittorie e ben 621 Prove Speciali vinte. Ora i tre piloti del team VW, freschi di rinnovo, si ritrovano senza sedile a poche settimane dal primo rally della stagione: quello di Monte-Carlo. Se Ogier sembra destinato a finire in Toyota, dopo un anno di corte spietata da parte di Tommi Makinen (anche se il ritorno in Citroën non sembra da escludere), il futuro di Latvala e Mikkelsen non pare così luminoso. Il finnico, vice-campione del Mondo 2014-2015, sembra proiettato verso la francese Citroën, che, dopo qualche anno di buio, potrebbe rientrare nell’olimpo del rally. Il norvegese, invece, verso la più piccola DMack, che dovrebbe mettergli a disposizione una Ford Fiesta.
NON SOLO VW, MA ANCHE AUDI- Poche settimane fa, la notizia dell’addio di Audi al mondiale Endurance al termine di questa stagione, dopo anni di duelli e domini. A giustificare la scelta, c’è la volontà da parte di Audi di puntare su tecnologie più facili da mettere in strada, come dichiarato dal capo del CEO Rupert Stadler: “Stiamo andando verso le corse del futuro che puntano sull’energia elettrica. Visto che le nostre auto di produzione stanno diventando sempre più elettriche, anche le macchine da corsa dovranno esserlo ancora di più, come massima espressione della tecnologia di Audi.” A Stadler fa eco il capo di Audi Motorsport: “Dopo 18 anni di Prototipi pieni di successi per Audi, è ovviamente estremamente difficile lasciare. L’Audi Sport Team Joest ha plasmato il WEC durante questo periodo come nessun’altra squadra. Vorrei esprimere i miei ringraziamenti alla nostra squadra, a Reinhold Joest e al suo team, ai piloti ai partner e agli sponsor che hanno collaborato a questi successi. E’ stato un grande periodo!”.
Audi lascia dopo anni e anni di dominio, fatti di 13 vittorie nella 24h di Le Mans. In 185 gare disputate, le LMP1 Audi vantano 106 vittorie, 80 pole position e 94 giri veloci in gara. Un dominio assoluto.
DTM E FORMULA E- L’addio di Audi nel WEC non intacca però l’impegno di Audi nel DTM e nel nuovo progetto Formula E. Nel DTM, dopo anni di battaglie, la vecchia Audi S5 dà l’addio, pronta ad essere sostituita da un'erede. Nella categoria riservata alle auto elettriche, Audi è una neo-arrivata e il suo impegno è certo fino al 2018, almeno, con lo scopo di sviluppare nuove tecnologie per le vetture stradali ed elettriche, sia della casa di Ingolstad, sia su tutta la gamma Volkswagen.