Quando alla fine del Mondiale 2016 di Formula 1 mancano solo 3 gare, si arriva in Messico, per il Gp che si corre sul circuito Hermanos Rodríguez di Città del Messico. Il circuito ha ospitato le edizioni del Gp del Messico dal 1962 al 1970 e dal 1986 al 1992, per poi tornare lo scorso anno nel calendario del mondiale. Un ritorno che però non ha entusiasmato, non tanto per lo spettacolo offerto in pista, che non è mancato, ma per il circuito, che è stato rivoluzionato in alcuni tratti, come la celebre curva Peraltada, resa famosa dal Gran sorpasso del Leone Mansell nel 1990 ai danni del rivale Gerhard Berger. L’anno scorso Nico Rosberg si aggiudicò il Gp davanti al compagno Hamilton, che si era appena laureato campione del mondo dopo la vittoria in Texas. Quest’anno si arriva con una situazione completamente diversa, Nico Rosberg è in testa al mondiale, e in caso di vittoria e ritiro di Hamilton potrebbe addirittura portare a casa il titolo. Per questo appuntamento le mescole portate dalla Pirelli saranno le stesse di Austin, ovvero SuperSoft, Soft e medie. 

Fonte: Pirelli

RECORD DEL CIRCUITO- Il Circuito ha molta storia, poiché si è corso sulle alture messicane sin dal 1962. Il record di vittorie appartiene a due grandi piloti, il primo è Jim Clark, il secondo è il tetra-campione del mondo Alain Prost, che vinse nella famosa edizione del 1990, dove partendo 13° riuscì a rimontare fino alla testa, e nel 1988. Il record sul giro invece appartiene a Nico Rosberg, che lo scorso anno fece segnare il tempo di 1.20.521, durante la gara. 

IL TRACCIATO- Il circuito Hermanos Rodriguez è stato costruito agli inizi degli anni '60, in seguito ai successi dei fratelli Rodriguez. La conformazione iniziale prevedeva un tracciato di 5 km, una pista che si sviluppava all'interno di un parco alla periferia della capitale messicana. Due lunghi rettilinei, uniti da una semicurva, per poi finire nel tornante Hairpin, a cui seguiva un tratto di curve veloci, The Esses. Dopo 17 anni di assenza, il circuito rientrò nel circus con delle rivisitazioni, ad esempio il tornante Hairpin era stato sostituito da un tratto di due curve, unite da un breve rettilineo. Scomparso dal calendario mondiale nel 1991, è rientrato l'anno scorso, con una conformazione ancora diversa. Il tratto delle Esses è stato sostituito da curve più spigolose, mentre la famosa curva Peraltada è stata sostituita da un tratto di strette curve a gomito, che passa nello splendido scenario dello stadio di Città del Messico.. Il circuito attuale è lungo 4304 metri e prevede il lungo rettilineo principale, seguito da una chicane, che ha sostituito la veloce curva già esistente. Le curve ora sono 17, di cui 10 a destra e 7 a sinistra.

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FAVORITI- Sul circuito messicano si va ancora con i due piloti Mercedes favoriti. L’anno scorso Nico Rosberg fu perfetto, zampata in Q3, per portare a casa la pole e vittoria in gara, conducendo dall’inizio alla fine. Il tedesco si potrebbe permettere di controllare e questo potrebbe anche favorirlo in gara, perché potrebbe avere meno pressioni. A differenza sua Lewis Hamilton ha voglia di vincere ed è obbligato a farlo, perché in caso contrario il mondiale si potrebbe dire chiuso, perché il vantaggio del biondino salirebbe ad almeno 33 punti e con sole due gare al termine. Tanta pressione sulle sue spalle, ma ci si augura che, come sempre, Lewis si isoli dal mondo esterno e dia tutto in gara, regalando spettacolo. Alle spalle dei due alfieri della casa di Stoccarda, probabilmente vedremo ancora una volta i due piloti della scuderia anglo-austriaca Red Bull, con Daniel Ricciardo chiamato a confermarsi dopo il podio di Austin, mentre Max Verstappen sarà chiamato alla riscossa dopo il deludente Gp degli States, in cui ha voluto strafare prima di finire a picco. Terza forza la Ferrari, che dovrà dimostrare qualcosa dopo le ultime deludenti gare. Ad Austin la gara delle rosse è stata buona, fino all’ultima tornata di pit. Dopo l’ultimo pit Vettel ha tirato i remi in barca, mentre Kimi Raikkonen è stato fermato da un errore del box, che ha avvitato male la posteriore dx durante il cambio gomme, costringendolo al ritiro. Attenzione alle Force India, che su questa tipologia di circuito non sfigurano mai, così come sarà interessante vedere le prestazioni della McLaren e di Fernando Alonso in particolare, dopo la superba prestazione del Texas. 


METEO-  Le previsioni per il fine settimana sono altamente incerte. Se nella giornata di venerdì, e anche per sabato, sembra probabile la presenza del sole nel cielo messicano, per domenica si prevedono piovaschi sul finire del Gp, anche se le temperature non dovrebbero mai scendere sotto i 20°C. 


ORARI TV- L’evento messicano sarà trasmesso in diretta, oltre che dal classico Sky Sport F1, anche dai canali Rai, che dividerà la programmazione sui tre canali classici. Per le prove libere tutti sintonizzati su RaiSport, mentre per qualifiche e gara bisognerà cambiare canale, passando da Rai2 (qualifiche) a Rai1 per la gara.

Venerdì 28 ottobre
Prove libere 1: 17.00-18.30
Prove libere 2: 21.00-22.30

Sabato 29 ottobre 
Prove libere 3: 17.00-18.00
Qualifiche: 20.00-21.00

Domenica 30 ottobre 
Gara: 20.00