Il mondiale 2016 di Formula 1 si avvia verso il rush finale ed il Circus è approdato in Malesia dove continuerà la lotta per il titolo. Domani inizierà l’attività in pista, ma prima di abbassare la visiera del casco, i piloti si dedicano, come di consueto, a rispondere alle domande dei giornalisti. Presenti in conferenza stampa oggi Jenson Button, Nico Hulkenberg, Daniil Kvyat, Felipe Massa, Esteban Ocon e Nico Rosberg, che hanno affrontato tanti temi, dalle aspettative di un weekend indubbiamente complicato alla lotta apertissima per questo titolo mondiale.
JENSON BUTTON (MCLAREN) – “300 Gran Premi: questo significa che sono in giro da tantissimo tempo! Ricordo che ogni volta che qualcuno raggiungeva questo traguardo pensavo che nessun altro lo avrebbe raggiunto, figuriamoci io. Quando iniziai nel 2000 parlai con mio padre e dissi che forse a 30 anni mi sarei fermato, invece proprio io arrivo ai 300 gran premi, ora che ho 36 anni. Ma è così, la Formula 1 una volta che ci sei non la lasci. È stata un’avventura incredibile, con tanti alti e bassi come ogni carriera, ma l’importante è gestire i momenti brutti e godersi i momenti belli. Sono emozionato, questa carriera è stata entusiasmante, auguro a tutti questi piloti di poter raggiungere questo traguardo”.
Parlando del weekend malese, affronta il tema motore e nuovo asfalto: “Non credo che Honda voglia prendere penalità a Suzuka, essendo la seconda gara di casa insieme a loro. Io personalmente non avrò una penalità, sarà un weekend normale per me. Ho visto l’asfalto dalle foto, ancora non sono sceso in pista. Ma sembra molto scuro, quindi la difficoltà in questo senso è grande. Troveremo temperature molto alte, quindi anche in pista lo saranno e sicuramente questo avrà un effetto sulle gomme. Sembra molto liscio, ma cercheremo di capire meglio dalle sessioni di prove. Non so se sarà simile a Soci per come è conformato l’asfalto, ma vedremo meglio domani”.
Alla vigilia del Gran Premio della Malesia ricorda i suoi momenti migliori a Sepang: “Ho vinto qui nel 2009 ed è un bel ricordo. Fu una gara piuttosto strana, con la pioggia fortissima. Ci fu anche la bandiera rossa, la gara non ripartì più, vinsi la gara ma con metà punti, fu un peccato, ma non è soltanto la vittoria. Qui ho ottenuto il mio primo podio nel 2004, ero terzo nel 2002, ma ebbi un problema al motore e regalai il terzo posto a Michael Schumacher”.
NICO HULKENBERG (FORCE INDIA) – “In Force India siamo determinati a battere le Williams a fine stagione. Stiamo facendo bene, specialmente da Barcellona, e questo lo conferma la classifica costruttori, ma la strada è molto lunga. Domenica tireremo le somme e dovremo essere davanti. Nessuno ci regalerà nulla, quindi dovremo lavorare sodo già da subito. Noi speriamo che il nostro valore aggiunto sia la macchina, ma la battaglia è molto serrata e credo lo sarà fino alla fine. Dovremo cercare di sfruttare al massimo le opportunità che ci si presenteranno”. Anche per Hulkenberg arriva il momento dei ricordi: “Il mio ricordo più bello è del 2010, il mio anno esordio, se non sbaglio mi qualificai al quinto posto e fu divertente”.
FELIPE MASSA (WILLIAMS) – “Quella con le Force India è una bella lotta, loro stanno facendo un ottimo campionato, hanno migliorato moltissimo la macchina durante la stagione, potremo combattere fino alla fine e forse finire davanti a loro. Dobbiamo ragionare gara per gara, alcune delle piste che dovremo affrontare ora sono un po’ meglio rispetto a quelle fatte fino ad ora, tipo Singapore, dove le Force India sono state più competitive. Ma la lotta si fa gara per gara e speriamo di poter prevalere noi alla fine”.
Anche per Massa è arrivato il momento di appendere il casco al chiodo e racconta come affronta queste ultime gare prima del ritiro: “Sto cercando di divertirmi al massimo in tutto quello che faccio, come ho sempre fatto. Ora ho meno pressione, anche se c’è la lotta con la Force India, cercherò di fare il meglio per concludere bene e ottenere il quarto posto nella classifica costruttori. Comunque sono molto contento della decisione che ho preso, avrò moltissimo da fare in questa mia seconda fase della vita. La carriera è stata lunga, anche se sono piuttosto giovane. In questo sport in generale ci si ferma da giovani, Jenson ha 36 anni, io 35, ci sentiamo dei pensionati! Ma sono contento di passare del tempo a casa e sto pensando a tante cose che potrò fare in futuro. E’ fantastico vedere tutto questo sostegno da parte dei tifosi e di tutti coloro che circondano questo sport”.
Non manca un accenno al nuovo calendario, in cui il Brasile è in forse: “Onestamente credo sia molto difficile dare una risposta corretta, noi corriamo e non sappiamo cosa succede riguardo ai contratti dei circuiti. A volte ci sono delle pressioni su un paese perché le cose magari non funzionano come vorrebbero chi decide, non è bello sicuramente. Il Brasile fa parte di questo sport da moltissimo tempo, sarebbe deludente perdere una gara in Brasile, anche se io non ci sarò. Ma io sosterrò il mio paese e magari i nuovi piloti brasiliani. Al momento la situazione in Brasile non è semplice a livello economico, magari questo può essere un fattore, ma non è una certezza. Spero che a Interlagos si continui a correre, perché è uno dei circuiti più emozionanti con le gare più divertenti da guardare, anche perché tutti i piloti si divertono a correre in Brasile”.
Felipe conclude poi con un ricordo del Gran Premio della Malesia: “Non ho mai vinto qui, ma ho fatto due volte la pole, nel 2007 e nel 2008. Non sono nemmeno mai salito sul podio qui. Ma il circuito mi piace moltissimo, ho fatto delle belle gare, speriamo che sia questa la mia gara migliore”.
DANIIL KVYAT (TORO ROSSO) – “Quella di Singapore è stata una gara divertente per la prima volta dopo un po’ di tempo. Siamo partiti bene e abbiamo lottato per tutta la gara, è stato un bel sollievo per tutto il team. La gara è stata emozionante, piena di belle lotte e la nostra macchina ha mostrato un bel passo ed è stata piuttosto delicata sulle gomme e questo dà molta fiducia. Speriamo possano essere buone indicazioni, il GP di Singapore è stato positivo e speriamo di continuare così anche qui in Malesia, dove la pista è completamente diversa. Qui a Sepang ho disputato la mia prima gara della Formula BMW, quindi ho ricordi piuttosto belli”.
ESTEBAN OCON (MANOR) – “Entrare a stagione in corso è più complicato, abbiamo avuto alti e bassi. Siamo rimasti soddisfatti del primo gran premio, abbiamo migliorato in fretta durante il weekend, passo non era grandioso, ma eravamo contenti. Ma poi nella mia seconda qualifica, a Monza, ho avuto un problema e non ho potuto dimostrare velocità. Singapore è stata più difficile, quindi dobbiamo sistemare un po’ tutti i dettagli e tornare più forti in questa gara. Sicuramente ogni gara mi aiuterà ad imparare, dopo 3 gare cominci a scoprire ogni cosa e a costruire un rapporto forte con il team, capire come lavorano. Non credo che la sfida fosse più difficile di quanto mi aspettassi, sapevo fosse dura entrare all’undicesimo gp, non è mai semplice. Tutti hanno lavorato su ogni dettaglio, invece tu devi recuperare terreno. L’importante è quello che si fa in pista, si lavora con molte più persone in Formula 1, ma alla fine la pista è il fattore più importante”.
Anche Ocon parla del del nuovo asfalto di Sepang: “Io ho fatto il track walk, ma siccome è la prima volta che corro qua non posso dire come fosse prima, quindi per me è indifferente”.
NICO ROSBERG (MERCEDES) – “E’ stata un’altra stagione incredibile, ogni volta che ci dicono che non possiamo ripeterci, alla fine noi ci riusciamo. Poter vincere ancora una volta il costruttori così presto è davvero impressionante. Il GP di Singapore è stato un gran risultato, ma appartiene al passato, ora siamo a Sepang e cercherò di sfruttare ogni occasione per vincere, questa è la cosa importante. Non è che non pensi al campionato, sono consapevole di tutto, ma cerco semplicemente di concentrarmi sul weekend di gara, perché fino ad ora ha funzionato tutto bene. Voglio vincere qui a Sepang e cercherò di farlo. Con Lewis c’è una grande lotta, cerchiamo di batterci ad ogni circuito ed ogni dettaglio può fare la differenza. Per quel che riguarda il uovo asfalto, sarà una grande sfida, perché è molto diverso, dovremo adattarci e non sapremo come funzionerà”.