Brad Binder è il nuovo campione di Moto3! Grazie al 2° posto di Aragón dietro allo spagnolo Navarro, porta in Sudafrica un titolo iridato che mancava da 36 anni, quando fu Jon Ekerold a trionfare nella scomparsa categoria 350cc in un periodo prolifico di successi per il motorsport del ricco paese africano. 

LA CARRIERA - La carriera del giovanissimo talento sudafricano inizia nel 2003, a soli 8 anni, ma il primo amore non sono le due ruote,  bensì un  piccolo mezzo a 4 ruote: un kart. Brad mette in pista tutto il suo talento e l'anno successivo è già campione. Forse per mancanza di stimoli o voglioso di nuove sfide, il ragazzino, nato a Potchefstroom l'11 agosto 1995, passa alle due ruote e fin da subito mette in pista tutto il suo talento. Vince in sequenza, e senza grosse difficoltà, i campionati nazionali 50, 125 e 150cc. 

Nel 2008 i suoi obiettivi si spostano al di fuori del continente e debutta così nell'Aprilia Superteens series, dove giunge 2° alla prima gara. I tempi sembrano maturi per un  nuovo salto, in una categoria che, anche se giovane, sforna campioni per il motomondiale. Si tratta della Red Bull Rookies Cup, in cui Binder non vince, ma ottiene risultati che nel 2011 gli valgono la prima chiamata nel mondiale. A cercarlo è l'Aprilia, che lo chiama a sostituire l'infortunato Luis Salom nel Gp di Indianapolis, nella vecchia classe 125cc. Verso la fine della stagione la sua presenza diventa stabile nel paddock, grazie al Team Andalucía Banca Civica, dov'è chiamato a sostituire un altro infortunato, il portoghese Miguel Olivera.  

foto: da web

I PRIMI ANNI IN MOTO3 (2012-2015) - Il 2012 è l'anno del salto definitivo per Binder, grazie alla chiamata del team RW Racing GP, che gli offre una Kalex Ktm. In Portogallo ottiene i primi punti, piazzandosi 11°, ma a fine campionato, nell'ultimo appuntamento al Circuito Ricardo Tormo piazza la sua Ktm al 4° posto finale.

Nel 2013 cambia team e passa al team Ambrogio Racing, che gli affida dapprima una Suter e poi, a partire dal Gran Premio di San Marino, una Mahindra MGP3O. Il meglio però lo offre con la moto svizzera, con la quale conquista un altro 4° posto nel GP di Catalunya

Nel 2014 il team decide ancora di puntare sul sudafricano, che ripaga la fiducia conquistando due podi. Infatti è 2° in Germania e 3° in Giappone. A questi si aggiungono svariati piazzamenti a punti che gli valgono l'11° posto della classifica iridata e la chiamata del Team Ajo Ktm.

Il 2015 è un anno di apprendimento per il sudafricano, che centra 4 podi. Sfiora anche la vittoria nel Gp di Malesia, dove è 2° per 89 millesimi, alle spalle del portoghese Olivera. 

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2016, IL TITOLO E IL DOMINIO - Dopo qualche anno di ambientamento, il giovane sudafricano è pronto per lottare per il titolo iridato, che manca al suo paese da 36 anni. La stagione inizia in modo positivo, tant'è che conquista tre podi nelle prime tre gare, che gli permettono di guardare dall'alto della classifica tutti i rivali già dal 2° Gp. Il 24 aprile, sul circuito di Jerez, però Brad è deciso a rompere questa linea di podi vincendo la prima gara stagionale, ma ha contro la sorte, che lo fa incappare in una penalità che lo relega in fondo alla griglia: 35°. La gara del sudafricano è da antologia, rimonta, sorpassa tutti e infila giri record su giri record. Tutto ciò al 18° passaggio gli vale testa della corsa. Il ventenne della KTM ha tutto un altro passo, è talmente veloce da rifilare ben 3" agli inseguitori, regolati da un, forse, futuro campione: Niccolò Bulega.

La stagione prende una piega positiva per il sudafricano, che non sbaglia un colpo: vince anche in Francia e al Mugello, dove i suoi rivali principali, Navarro e Fenati, sono costretti al ritiro. In Catalogna invece è 2°, mentre ad Assen e in Germania ottiene due passaggi a vuoto, che permettono agli inseguitori di riguadagnare terreno. Bisogna andare in casa dello sponsor Red Bull, in Austria, per ritrovare il sudafricano sul podio, 2°. A Brno è costretto al ritiro, ma negli appuntamenti successivi, Gran Bretagna e San Marino, ritrova il podio e porta a casa due vittorie. Il primo match point arriva in Spagna, ad Aragon ed il fenomeno sudafricano non sbaglia: 2° in gara, alle spalle del rivale Navarro, e titolo mondiale con 4 gare d'anticipo. 5 vittorie in 13 gare, 106 punti sul secondo Navarro. Un dominio!

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FUTURO - Il futuro di Binder è già scritto. Ad aspettarlo c'è un posto in KTM nel team di Moto2. Un processo classico, che ogni campione segue e che potrebbe portarlo in futuro ad occupare un posto tra i grandi del motomondiale, in sella ad una MotoGP.