È il solito Kimi Raikkonen duro e schietto, quello apparso davanti ai microfoni della tv olandese Ziggo Sport, in un'intervista registrata dalla tv durante il week-end di Singapore. Il finnico non si nasconde e rilascia dichiarazioni pesantissime sul mondo della Formula 1 attuale, di cui è uno dei protagonisti principali.
Negli ultimi anni sono state tante, probabilmente troppe, le critiche mosse contro Raikkonen, ultimo a portare il titolo mondiale a Maranello. Si diceva che avesse ormai perso la stoffa di fuoriclasse che gli aveva permesso di vincere il mondiale nel 2007, o che non la mettesse più in pista, ed è proprio da qui che parte l'intervista di Iceman: "I giornalisti e le persone dicono che sono demotivato e con metto cattiveria agonistica in pista. Lo dicono da 10 anni, sempre la stessa storia, si vede che non hanno nulla da scrivere. Ma tutti possono dire quello che vogliono. Non mi importa! Un sacco di gente si inventa storie, se le ascoltassi ora non sarei qui. La F1 non è il miglior posto al mondo ma amo gareggiare, il resto non importa".
Dopo lo sfogo, il finlandese si concentra sulla stagione attuale, avara di gioie per lui e la Ferrari: "La vettura è molto più divertente da guidare, ma la cosa importante è vincere ed essere in cima alla classifica ogni settimana e avere chance di vittoria. Ci proviamo sempre, quest'anno qualche volta siamo stati troppo soft, ci proveremo in ogni gara, daremo del nostro meglio fino alla fine della stagione."
Kimi si addolcisce quando gli chiedono se il figlio Robin potrebbe correre in F1: "Chissà, forse in futuro. L'importante è che stia bene e faccia qualcosa che gli piace. Se non vorrà avere a che fare con le gare non lo forzerò, ma sembra molto interessato alle macchine. Vedremo. Se volesse entrare in questo mondo gli consiglio di avere un buon manager, altrimenti io non sarei qui dopo 18 anni. L'importante però è che studi e stia bene".
Raikkonen conclude l'intervista rispondendo alla domanda su come preferisce vincere un Gp: "Qualche volte è più soddisfacente vincere di poco, ma è più facile correre sempre in testa, avere vita facile. Dipende, ma finchè vinci, l'importante è quello. Molti ricordano la vittoria contro Fisichella più di molte altre, ma come ho detto, si è sempre felici di una vittoria. La cosa più importante è la competizione ed in Formula 1 c'è sempre".