La Formula 1 è arrivata a Monza, dove avrà luogo questo weekend il Gran Premio d’Italia. Tanta attesa tra le incognite per questa gara, che sembra proprio resti in calendario dopo l’odissea degli ultimi mesi (manca solo l’ufficialità che dovrebbe arrivare domani). Ci sono molte aspettative in casa Ferrari, che qui corre il gran premio di casa e sarà circondata, come ogni anno, dall’affetto del suo pubblico.
Ma prima di scendere in pista, i piloti si sono riuniti per la consueta conferenza stampa, che visto protagonisti i due alfieri della Rossa, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Insieme a loro Esteban Gutiérrez, Jenson Button, Carlos Sainz e Kevin Magnussen. Tanti i temi, dalle regole sulla scia delle polemiche di Spa con Verstappen, al ritiro di Felipe Massa, annunciato poco fa.
KIMI RAIKKONEN (FERRARI) – Credo che sia piuttosto chiaro quali siano le regole che dobbiamo seguire, a volte c’è l’impressione che non sia corretto quanto avviene in pista, ma credo che il problema più grosso è che le valutazioni non sono sempre le stesse. Noi come piloti discutiamo sempre e spesso ci sono degli alti e bassi. Personalmente non ho nulla contro Max Verstappen, è un bravo ragazzo, veloce. Solo che ci sono alcune cose ha fatto che non erano corrette, almeno per come le vedo io. Non si può cambiare traiettoria quando sei in piena velocità. Ma è chiaro che questi episodi causano discussioni interminabili in cui nessuno è mai d’accordo. Per quanto riguarda l’incidente al via in Belgio, sicuramente ci sono state delle circostanze sfortunate, non c’è molto da discutere, Seb ovviamente ha detto che gli dispiaceva, io ho detto che va bene così e andiamo avanti. Non è stato l’ideale per nessuno dei tre, ma la prossima volta cercheremo di stare più attenti, son cose che succedono.
Arriviamo a Monza, che è un circuito che mi piace, è sempre un bellissimo weekend. Chiaramente sarà una gara speciale per la Ferrari, è la gara di casa. Ho dei ricordi belli e anche meno belli da questa gara, perché alcuni weekend non sono stati lineari, ma è un bel circuito dove correre, per il tracciato, per la storia e per tutto quello che di trova qui. Abbiamo il sostegno straordinario dei tifosi, speriamo vada tutto bene, qui abbiamo buona opportunità. Speriamo che le cose vadano per il verso giusto e che prendiamo le decisioni giuste nei momenti appropriati per poter sfruttare tutte le opportunità. Anche questo weekend, Seb ed io lotteremo l’uno contro l’altro, ma non vedo a parte questo cosa accadrebbe se lottassimo per la vittoria con entrambe le macchine. Lavoriamo insieme e possiamo anche essere amici.
Il ritiro di Massa? È un grosso peccato, ma ha scelto lui. Abbiamo un buon rapporto, siamo stati nello stesso team, lui ha anche passato dei momenti difficili a causa del suo incidente, lo sappiamo. Ma è sempre stato forte, è un ragazzo molto in gamba, ma la vita va avanti e sono sicuro che ha fatto la scelta giusta per sé e spero che possa concludere bene la sua carriera in Formula 1.
SEBASTIAN VETTEL (FERRARI) – Non c’è molto di cui discutere, quanto è accaduto in partenza a Spa è chiaro, pensavo ci fosse solo Kimi, invece c’erano tre macchine, quindi lo spazio che avevo dato a Kimi non era sufficiente per tre macchine. Max ha deciso di non rallentare e di inserirsi nella lotta, quindi alla fine c’erano tre macchine con non abbastanza spazio. Io non riuscivo a vedere molto, ero leggermente avanti rispetto a Kimi, ma se l’avessi saputo avrei lasciato più spazio. È stato un peccato per tutti e tre, che siamo stati coinvolti e non abbiamo potuto lottare per il podio. Ancora non ho parlato con Verstappen, di questi problemi ne abbiamo già discusso in precedenza e sono riemersi a Spa. Il problema si presenta in frenata, la macchina che è davanti non può reagire. Ne abbiamo parlato e sembrava che avesse capito, ma evidentemente dovremo farlo ancora. Non mi piace andare dai commissari a lamentarmi, preferisco parlarne semplicemente, ma probabilmente dovremo parlarne di nuovo.
Credo che Monza arrivi al momento giusto, abbiamo bisogno della spinta dei tifosi e attendiamo con impazienza questo weekend. Lo scorso fine settimana si stava sviluppando in maniera piuttosto positiva, anche se la gara non è andata come volevamo. Prima delle pausa estiva stavamo faticando parecchio, nella gara scorsa ci stavamo riavvicinando al gruppo che ci sta davanti. Credo che la macchina andrà bene qui, sono fiducioso. Già da un paio di ore che siamo stati qui abbiamo avuto rapporti positivi con i fan, questo ci aiuta moltissimo.
Credo che ci aspettiamo un bel weekens, a Spa abbiamo fatto un buon passo avanti, abbiamo reagito bene rispetto alle gare precedenti. Questa gara ha un grande significato per me, non solo perché sono un pilota Ferrari, ma anche perché è il circuito dove ho vinto la mia prima gara e la prima vittoria spicca sempre su tutte le altre. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di vincere altre volte, ma quello che ho provato l’anno scorso salendo sul podio con una tuta rossa è stato indescrivibile. Mi sono reso conto che forse la gente non mi odia come pensavo quando ero in Red Bull. Sarebbe un sogno vincere e stiamo lavorando sodo per poter realizzare questo sogno.
Io non mi sento vecchio, credo di avere tempo a disposizione, non sono persona paziente, ma il motivo per cui non siamo dove vorremmo è molto semplice, non siamo stati abbastanza veloci. Non abbiamo raccolto punti a sufficienza, quindi se sei più veloce migliori la posizione per vincere gare. Ma sono piuttosto fiducioso sul fatto che torneranno giorni migliori, ora c’è la gara di casa ora ed è inutile parlare in modo negativo, dobbiamo guardare con positività a questa gara, abbiamo una buona possibilità di salire sul podio e chissà, forse possiamo ambire a qualcosa di più. Nel team abbiamo aspettative altissime, le abbiamo espresse molte volte ad inizio anno, ma come detto, i risultati mostrano che non siamo stati abbastanza competitivi e veloci. Stiamo lavorando sodo per cercare di migliorare e cambiare la situazione, siamo carichi anche se ci vuole un po’ di tempo.
Credo che sia io che Kimi, se potessimo scegliere, preferiremmo guidare una macchina più competitiva per vincere le gare, ma non credo cambierebbe nulla nel nostro rapporto. Abbiamo la stessa macchina e lottiamo per lo stesso pezzo d’asfalto, nel complesso però lavoriamo tutti nella stessa direzione.
Le regole? Ne abbiamo parlato, ma troppo spesso questa cosa è messa sotto il tappeto. Non vorrei fare lo steward, è impossibile avere una coerenza assoluta da questo punto di vista e credo che il problema sia che ci sono troppe regole. Devono esserci dei limiti, ma noi piloti dovremmo gestire di più, se venisse lasciato qualcosa alle nostre responsabilità, aumenterebbe anche il rispetto tra piloti. Per molti versi ci sono troppi esperti e troppe persone che hanno una opinione diversa.
Felipe Massa? È davvero un ragazzo in gamba, divertente, spiritoso. È un peccato vedere che si ritiri, mancherà a tutti. Gli auguro il meglio per qualunque cosa decida di fare in futuro. Al di là del talento che ha in pista è un ragazzo straordinario, affabile con tutti, mancherà davvero.
ESTEBAN GUTIÉRREZ (HAAS) – Credo che possiamo pensare ai punti, è importante trovare la regolarità nel ritmo e, con persistenza, alla fine riusciremo ad arrivare nella top ten, che per noi l’obiettivo in ogni gara e lo sarà fino a fine stagione. Non sarà semplice per come è iniziata la stagione, ma abbiamo progredito molto e possiamo vedere aspetti positivi in molti versi. Continuiamo a spingere e a dare del nostro meglio. Avere il sostegno di Ferrari è importante per tutto il team, ci dà molta fiducia, ce l’ha data fin dal principio e credo che andrà avanti nel modo giusto, considerando le regole e le cose che devono essere rispettate, ma resisterà anche per i prossimi anni.
Il problema delle regole è che la coerenza non è perfetta e negli ultimi anni ci sono state cose strane in alcune occasioni, bisognerebbe che ci fosse maggiore coerenza, sarebbe la cosa più giusta per tutti.
Massa? La sua è una decisione saggia, ma non semplice. Ho degli splendidi ricordi di quando lui accettò la mia chiamata e mi invitò a cena nel 2008 quando correvo nella Formula BMW. All’epoca ebbe un grande significato per me. Gli auguro ogni bene, la sua carriera è stata bella e deve andarne fiero.
JENSON BUTTON (MCLAREN) – Credo che a Spa siamo andati in modo fantastico, nel complesso meglio rispetto a quanto ci aspettassimo. La mia gara purtroppo è stata troppo breve, ma se guardiamo a Fernando, il suo passo gara era molto buono. Questo è un circuito difficile per noi, ma stiamo facendo progressi, la Honda ha fatto un ottimo lavoro grazie agli aggiornamenti a Spa e abbiamo fatto passi avanti di gara in gara. La strada che abbiamo intrapreso è molto positiva.
La coerenza è l’aspetto più importante per chi decide sulle regole, ma è difficile ottenerla perché in ogni gara ci sono sempre steward diversi.
Sul ritiro di Felipe, credo siano circa 15 anni che corriamo insieme, è sempre sensazione strana quando qualcuno si ritira, con una bella carriera poi. La sua è stata una decisione coraggiosa, ma se ha scelto così avrà i suoi motivi.
CARLOS SAINZ (TORO ROSSO) – Non stiamo vivendo il nostro miglior momento, dalla Germania a Spa stiamo faticando per avvicinarci alla top ten, non siamo al punto in cui vorremmo. Teoricamente pensavamo di essere pronti ad affrontare i problemi in termini di prestazioni, ma è più difficile di quanto ci aspettassimo, stiamo lavorando tanto e lavoreremo anche durante le prove libere. A Spa sarebbe stato bello vedere cosa saremmo riusciti ad ottenere, in partenza eravamo settimi. Sono comunque soddisfatto dei progressi fatti, l’anno scorso avevo difficoltà in termini di affidabilità, dicevo sempre che nel momento in cui avessi finito questi problemi sarei riuscito a mostrare il mio potenziale, quanto posso fare in Formula 1. Questa prima parte della stagione è stata importante per dimostrare a me stesso e a tutti gli altri che se no ho problemi di affidabilità posso andare regolarmente a punti.
Da quando sono in Formula 1 la regolarità nell’assegnare le penalità non è sufficiente. In Russia ho ricevuto una penalità per lo stesso comportamento che avevo avuto in Spagna, dove invece non mi hanno penalizzato. Credo non ci sia sufficiente coerenza e credo che su questo punto siamo tutti d’accordo.
Massa? L’ho incontrato la prima volta nel 2005, avevo nove anni e fu molto gentile con me. Da allora ho tantissimo rispetto per lui. Prima di entrare in conferenza sono andato da lui ad abbracciarlo e a dirgli che mi mancherà.
KEVIN MAGNUSSEN (RENAULT) – Dopo l’incidente sto bene! Mi sono rilassato, non c’è niente di rotto,si è trattato di un normale infortunio. Ho sentito un po’ di dolore, ma niente di speciale, non ho dovuto fare nessun trattamento speciale, mi sono preso un paio di giorni di riposo a casa ed ora sto bene. Mi sono girato in cima all’Eau Rouge, ho colpito un avvallamento, ho perso il posteriore e pensavo che sarei andato a sinistra per poi girarmi. Ma poi la macchina ha ripreso aderenza, sono andato a destra e sono finito contro il muro.
Dopo un incidente come quello è chiaro che la macchina è molto sicura, quindi non c’è molto di cui preoccuparsi, spingerò più che posso. Per le aspettative, a Spa siamo stati più competitivi e sorpresi dal nostro passo in qualifica. Su questa pista l’assetto non sarà troppo diverso, il passo sarà simile, speriamo di mantenerci questo weekend.
Per quanto riguarda le regole, sarebbe bello avere sempre gli stessi commissari, ma non so se sia possibile.
La carriera di Felipe Massa è stata molto lunga e positiva, se pensa che questo sia il momento giusto, in bocca al lupo a lui.