Lewis Hamilton piazza il doppio colpo, vincendo per la quinta volta il Gran Premio d'Ungheria (nessuno come lui nella storia di Budapest) e scavalcando Nico Rosberg in classifica generale, dopo aver inseguito per i primi dieci appuntamenti del 2016. Una grande soddisfazione per il campione del mondo in carica, che nella festa fatta sul podio ha sottolineato anche l'ottimo lavoro del suo team in Mercedes, dopo che la squadra aveva sostenuto proprio Rosberg nel negare le sue responsabilità sulla pole in regime di bandiere gialle: "Ci divertiamo sempre tantissimo qui in Ungheria. La partenza è stata decisiva, sono partito bene nonostante la prima curva un po' caotica in cui mi sono trovato una Red Bull all'interno. Poi la squadra è stata grande nel mettere a punto la strategia, tutti stanno lavorando duramente e stanno spingendo a fondo per preparare la macchina. Li ringrazio tantissimo, per tutto il team è stata una bellissima giornata. Il traffico è stato difficile da gestire, ma è andato tutto bene".
Se Hamilton ride, Rosberg non può che piangere. O meglio, l'ex leader della classifica mondiale si rammarica per uno start che non è stato perfetto e gli ha fatto perdere, di fatto, la possibilità di vincere all'Hungaroring, ma al tempo stesso emerge la sua grande voglia di rifarsi già tra sette giorni, quando si approderà nella sua Germania: "Tutto si è deciso in partenza, ho perso qualcosa nello scatto e poi ho perso spazio contro Hamilton e Ricciardo alla prima curva, per poi passare Daniele in curva 2. Ho provato a rimettermi in corsa per vincere la gara, ma qui è difficile sorpassare. Per fortuna si torna a correre molto presto e lo farò a casa mia, spero ovviamente di vincere".
Anche Toto Wolff sottolinea l'importanza di una vittoria, e pure così netta, in una pista in cui è sempre difficile sorpassare, e soprattutto in una pista in cui lo strapotere delle due frecce d'argento non è così evidente. In particolare, il "boss di pista" di casa Mercedes sottolinea la calma con cui i suoi due alfieri hanno affrontato il momento della partenza: "È ancora presto per parlare del campionato, siamo in mezzo al campionato e c'è ancora molta strada da fare. È stato bello vincere qui, questa pista è ottima per Ferrari e Red Bull, questa doppietta è un'ottima indicazione per noi. Come ogni domenica mattina abbiamo fatto il briefing, abbiamo visto che sorpassare qui è molto difficile, lo abbiamo visto anche con Ferrari e Red Bull".
Passando in casa Red Bull, c'è soddisfazione per un Daniel Ricciardo che sale sul gradino più basso del podio, e per una volta riesce a stare davanti al suo terribile compagno di scuderia: "Sono assolutamente soddisfatto, devo ringraziare tutti perchè è grandioso ottenere un altro podio in questa stagione. Questo podio me lo godo al massimo e mi fa tornare il sorriso. Questo circuito mi ha sempre portato fortuna, è la terza volta che salgo sul podio qui. È una pista che mi piace molto, il pubblico è anche molto caloroso".
A proposito di Max Verstappen, ai microfoni di Sky Sport il giovane pilota olandese si difende dalle accuse di chi ritiene che la sua condotta nel corpo a corpo con Raikkonen sia stata un po' troppo aggressiva, oltre i limiti del regolamento: "Non credo di essere stato scorretto con Raikkonen. Credo di essermi mosso soltanto una volta, poi dipende anche dall'altro pilota, tocca a lui evitarmi. La nostra gara è stata un po' compromessa dopo la prima sosta, Vettel e Raikkonen hanno fatto l'undercut e siamo rimasti un po' bloccati, la vettura si è surriscaldata restando dietro di loro e siamo rimasti indietro. Ora l'obiettivo è scavalcare la Ferrari nella classifica dei costruttori".