A due settimane dal Gran Premio di Monaco, la Formula 1 torna in pista e va in Canada. Sul tracciato di Montréal, intitolato a Gilles Villenuve, prima di abbassare la visiera del casco, i piloti si sono trovati per la consueta conferenza stampa che apre il weekend. I protagonisti questa volta sono stati Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen, Marcus Ericsson, Jenson Button, Felipe Massa e Sergio Perez, di cui di seguito riportiamo la loro parole.
DANIEL RICCIARDO (RED BULL) – Ho avuto bisogno di prendermi qualche giorno. Dopo la gara di Monaco, sentivo che non era il momento di parlare di cosa fosse successo, non lo era per nessuno, era impossibile provare a risolvere il problema. Mi sono solo preso il mio tempo per qualche giorno e poi, una volta che gli animi si sono calmati, abbiamo risolto. Ho parlato con varie persone del team e mi hanno spiegato cosa fosse successo al momento di quel pit stop. Chiaramente era importante sentire le loro spiegazioni, ma credo che la cosa più importante sia andare avanti e far sì che non accada più. Hanno fatto tante cose da quel pit quando sono tornati in fabbrica, hanno messo a punto dei nuovi parametri e cose che possono verificarsi prima e durante i pit stop, per fare in modo che quanto successo a Monaco non accada di nuovo e per far sì che le gomme siano pronte, così come tutte le altre componenti. Per me ora è importante andare avanti, sapevo che avrebbero preso sul serio la questione, perché è sicuramente stata una grande delusione per tutti noi, ma mi hanno assicurato che se mi dovessi trovare in quella posizione di nuovo non accadrà niente di tutto ciò ed era quello che volevo sentirmi dire.
Vincere in Canada? Sarebbe sicuramente un bel modo di riprendersi dalla delusione di Monaco. Vedremo, perché credo che realisticamente le Mercedes qui siano le vetture da battere, come sappiamo. Mi aspetto di essere il più vicino possibile o comunque spero che possiamo esserlo. Ma è difficile, le Ferrari sono arrivate e ci hanno sorpreso più di una volta, un po’ meno in altre occasioni. Non si può sapere, ma credo che comunque siamo dietro alle Mercedes. Di quanto non sappiamo, ma spero non troppo per mettere un po’ di pressione e magari strappare anche una vittoria.
Certo, se pensiamo alla stagione, probabilmente non mi sarei aspettato di essere terzo in Campionato in questo momento, nonostante i tanti problemi avuti nelle precedenti gare. Siamo vicini al momento, ma non sto guardando molto la classifica ora. Fra qualche gara mi piacerebbe essere in una posizione che mi permetta di dire “sì, possiamo lottare per il titolo quest’anno”.
MARCUS ERICSSON (SAUBER) – Dopo la gara di hockey con Bottas chi è il più aggressivo tra noi due? Non lo so, ma sicuramente Svezia e Finlandia sono due grandi rivali nell’hockey su ghiaccio, è stato un evento divertente e lui è bravissimo sul ghiaccio. Parlando di aggressività in pista, dopo quanto successo a Monaco abbiamo parlato con la squadra e chiarito la situazione. Abbiamo opinioni differenti, ma ora è tutto risolto e non vediamo l’ora di correre a Montréal.
FELIPE MASSA (WILLIAMS) – Sono l’unico pilota ad essere andato sempre a punti da inizio stagione, ma la parola soddisfatto quando guadagni solo un punto non è proprio adatta. Spero che riusciamo a raccoglierne di più in futuro, perché vuoi sempre di più. Fare punti sempre vuol dire essere consistenti, ma abbiamo bisogno di lavorare per ottenere qualcosa di più di quanto non abbiamo ottenuto a Monaco ed avvicinarci alla top five gara dopo gara. Questo è quello che vogliamo, per cui stiamo lavorando e spero che riusciremo ad ottenere un buon punteggio ad ogni gara.
Credo che la Red Bull sia il team che è cresciuto di più, come tutti possiamo vedere. Hanno anche vinto una gara quest’anno e stanno lottando ad ogni gara, quindi credo che noi stiamo lottando bene con gli altri team. Monaco non è un bel circuito per noi, ma spero di tornare ad essere competitivo qui in Canada e anche nelle prossime gare per tornare dentro a questa lotta e magari lottare per il terzo posto in classifica costruttori. Non sarà facile, ma dobbiamo anche lottare per cercare di mantenere la quarta posizione.
Sicuramente il tracciato di Montréal richiede molto ai freni, abbiamo visto in passato molti team lottare con il surriscaldamento dei freni. Dobbiamo andare cauti, provare ad usare tutto in maniera giusta per evitare problemi. In questi due anni e mezzo in Williams a dire la verità non abbiamo mai avuto problemi di questo tipo, quindi non credo di averne in gara. Penso che il consumo di benzina sia un problema per tutti qui, dunque dobbiamo aspettare e vedere come va domani per preparare la gara in maniera adeguata.
KIMI RAIKKONEN (FERRARI) – Ferrari raggiunta dalle Red Bull invece di avvicinarsi alle Mercedes? Non direi. Sappiamo quello che abbiamo fatto, siamo più forti per quel che riguarda la macchina ed altri aspetti. Probabilmente i risultati non si sono ancora visti esattamente, ma non è stato l’inizio di stagione più semplice per noi. Sappiamo però che se continuiamo a lavorare sodo ed in questo modo i risultati arriveranno. Il pacchetto è migliorato e ci stiamo lavorando. Conosciamo le nostre debolezze e dove dobbiamo migliorare. Chiaramente si cercano sempre risultati migliori, vittorie, piazzare entrambe le vetture sul podio, ma fino ad ora la stagione è stata un po’ complicata. Comunque siamo lì e continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto.
Noi sfruttiamo sempre al massimo la power unit, non solo ora che abbiamo l’aggiornamento. Questo è solo un passo in avanti, di quanto non possiamo dirlo ora, dobbiamo aspettare. Si tratta di una nuova componente e non metteremmo mai delle nuove parti nella macchina se non sapessimo che apportano miglioramenti. Non mi aspetto miracoli all’improvviso, ma siamo nella giusta direzione. Questo aggiornamento è come tutti gli altri, non c’è la magia, richiede del tempo, è un lavoro normale per noi come squadra.
Il rinnovo con la Ferrari? Non lo so, voi giornalisti sembrate sapere sempre un sacco di cose ogni settimana. Ma comunque non sta a me decidere. Ho sempre detto di essere felice di stare dove sono, spero di poter essere ancora di aiuto alla Ferrari per arrivare ad ottenere i risultati a cui ambisce. Quello che succederà nel futuro lo vedremo poi.
JENSON BUTTON (MCLAREN) – Cosa rende speciale questo tracciato per me? Credo che la storia che fai renda il circuito un posto speciale. La prima volta su un determinato circuito è bella, ma è la storia, sono le esperienze che hai che lo rendono speciale…ed il 2011 lo è stato. Sapete, sono un gran lavoratore, uno di quelli che lotta e non si arrende mai. Per essere veloci qui devi avere la macchina efficiente, deve essere a posto nelle frenate. Più o meno su ogni circuito è la stessa cosa, ma qui in particolare. Bisogna avere confidenza sui cordoli, essere sufficientemente veloci e quando il tempo è così, fare le giuste chiamate.
Per ottenere punti importanti dobbiamo aspettare di essere ancora un po’ più competitivi, ma stiamo facendo progressi. Si può pensare che questo possa essere un circuito non adatto alla nostra vettura, ma andrà bene. Abbiamo portato alcuni aggiornamenti che dovrebbero aiutarci. Non è granché, ma serviranno. Sappiamo che Exxon Mobil ha lavorato sodo con Honda per quel che riguarda la benzina. Abbiamo un aggiornamento per quanto riguarda quell’area, quindi siamo positivi.
Per quel che riguarda i freni, bisogna fare attenzione alle temperature, ma è una cosa che si può gestire in gara. Per me la cosa più difficile di questo aspetto è la qualifica, perché sei proprio al top; è facile andare al bloccaggio, ma devi avere fiducia nella macchina e frenare il più tardi possibile.
SERGIO PEREZ (FORCE INDIA) – Quella di Monaco è stata una gara speciale, le condizioni erano quel che erano, abbiamo ottenuto dei punti preziosi e tutto ha funzionato al meglio, anche per quel che riguarda la strategia. Ci aspettiamo qualcosa di simile domenica, ma non si può mai sapere. Spero di continuare su questa linea positiva, magari il podio non sarà alla nostra portata al momento, ma sicuramente continueremo a progredire per continuare a fare punti e pensare di poter battere le Williams. Non sarà facile, perché stanno facendo progressi e migliorano gara dopo gara.
Ad essere onesto, nonostante i 100 gran premi, non sono ossessionato dall’idea di cambiare squadra e di finire in un top team. Se dovesse succedere sarebbe una grande opportunità per me e spero vivamente di averla in futuro. Ma al momento sono concentrato su questo weekend, faccio il mio meglio ora e poi penserò a Baku. La cosa più importante per me è restare concentrati sul presente e continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto.
Per quel che riguarda i freni, Montréal è esigente in questo senso, soprattutto in gara, dove sei nel traffico e la domenica magari fa caldo. Sarà importante anche la questione carburante per tutti noi. Credo comunque che la giornata più impegnativa per i freni sarà il sabato, in qualifica, dove devi andare al massimo e devi avere la giusta confidenza.