Il direttore di corsa e delegato alla sicurezza della FIA Charlie Whiting rigetta le ipotesi secondo cui le restrizioni radio per il 2016 porterebbero a rischi per la sicurezza, causati dal taglio delle comunicazioni. Congetture nate da quando la governance della F1 ha scelto di rafforzare l’articolo 20.1 del regolamento sportivo, secondo cui “il conducente deve guidare la vettura da solo e senza alcun aiuto esterno”.
Una stretta radicale, che ha portato a isolare il pilota nel proprio abitacolo. Via i ragguagli su tempi o parziali fatti segnare dagli avversari, così come il numero di giri coperti con un certo treno di gomme, le specifiche utilizzate e la probabile strategia; divieto di indicare la modifica dell’incidenza alare durante il cambio gomme; nessun “promemoria” sul rispetto dei limiti della pista; indicazioni sul pit-stop da effettuare in gara concesse solo nel giro di rientro, divieto di indicare il distacco da altre macchine in qualifica.
L’articolo rende altresì noto che, per ragioni di sicurezza, si potrà informare il pilota di un problema critico sulla monoposto solo in caso di una rottura imminente e definitiva. Proprio nel corso del Gp di Australia, la Mercedes ha rischiato di veder sfumare il successo di Nico Rosberg a causa dell’innalzamento della temperatura dei freni (forse per un detrito raccolto in occasione del botto tra Alonso e Gutierrez).
Fortunatamente per il tedesco, all’oscuro del problema durante la gara, l’allarme è progressivamente rientrato ma l’accaduto ha portato Toto Wolff a suggerire come l’assenza di comunicazione tra muretto e pilota “porterà a situazioni fuori dal controllo degli ingegneri”.
Whiting, tuttavia, gli ha replicato dalle colonne di Autosport che “non possono dimostrarlo. Le criticità in merito alla sicurezza possono essere segnalate sul cruscotto. Per il resto, è questione di organizzarsi tra team e pilota senza che vengano dettati via radio i setting ideali. Si dovranno sforzare”.
Whiting crede che le nuove regole, in parte attenuate per la corsa australiana, abbiano avuto un buon battesimo in una gara complicata dall’interruzione per bandiera rossa. “Personalmente, credo che abbiamo raggiunto il giusto equilibrio. - ha detto - Ci sono stati pochi intoppi quando la gara è stata fermata. I team hanno dovuto dire ai piloti di fare un paio di cose che normalmente non gli sarebbero state concesse ma tutto è avvenuto in consultazione ed è andato a buon fine”.
Anche Rosberg crede che la F1 abbia preso la direzione giusta vietando i team radio: “E’ evidente che dia più responsabilità in gara a noi piloti. - le parole di Nico - E’ una sfida bella e difficile allo stesso momento, ma la cosa più importante è che i fan apprezzino il cambiamento. Continuavano a ripetere come tutte quelle istruzioni via radio fossero fastidiose, dunque credo sia ciò che volevano”.