Juan Pablo Montoya inizia la stagione 2016 allo stesso modo in cui aveva iniziato quella precedente, vincendo il Gran Premio inaugurale, sul tracciato stradale di Saint Petersburg. La speranza per il colombiano è che il finale sia diverso da quello dell’anno scorso, quando non gli sono bastati 556 punti per vincere il titolo ed a tradirlo è stato il minor numero di successi rispetto a Scott Dixon.
La gara inaugurale del campionato Indycar ha registrato un importante colpo di scena ancor prima della sua partenza. Infatti l’autore della pole position Will Power non ha preso il via a causa dell’influenza e di un virus intestinale. Il suo posto nel team Penske l’ha preso l’esperto spagnolo Oriol Servià, che da regolamento è scattato dal fondo dello schieramento di partenza. La prima fila è stata ugualmente targata dallo stesso team Penske con il francese Simon Pagenaud e il brasiliano Helio Castroneves. Terzo il loro compagno di team, il colombiano Juan Pablo Montoya. Al via è scattato meglio di tutti Pagenaud, prendendo un buon margine sugli altri concorrenti, aiutato dal fatto che Castroneves ha fatto da tappo, con Montoya che ha impiegato diversi giri per superarlo. Sono stati percorsi 45 giri effettivi di gara, quando è arrivata la prima caution, causa una collisione tra l’incolpevole italiano Luca Filippi e Marco Andretti (figlio e nipote d’arte). Al giro numero 55 è stata esposta la bandiera verde per la ripartenza della gara. A quel punto si è verificato un tamponamento tra numerose vetture alla curva 4, che ha visto coinvolto Graham Rahal. Nella nuova ripartenza al giro numero 67 Juan Pablo Montoya è stato abile nel piazzare il sorpasso decisivo ai danni di Pagenaud, volando verso la prima vittoria stagionale. Sarebbe stata una tripletta Penske se Castroneves nel finale non si fosse fatto sopravanzare da Ryan Hunter Reay. Al quinto posto si è classificato il russo Aleshin, al sesto il giapponese Sato e al settimo il detentore del titolo Dixon.
In chiusura si possono fare le seguenti considerazioni:
-Per Montoya passano gli anni, aumentano i capelli bianchi e la forma fisica magari va migliorata ma la voglia di vincere è rimasta sempre la stessa.
-Lo stesso Montoya ha vinto in una giornata agrodolce per il team Penske, considerando quanto successo a Will Power.
-Il già citato Montoya mette in discussione le gerarchie di squadra, conquistando il quarto successo dal suo ritorno in Indycar dopo Pocono nel 2014, Saint Petersburg e Indianapolis 2015, Saint Petersburg 2016
-Bella prova del rookie Chuck Daly al debutto nella categoria.
-L’italiano Luca Filippi potrà gareggiare per tutta la stagione. Oggi dopo una prima parte di gara buona, si è poi perso per strada, concludendo nelle retrovie.