Toro Rosso non passerà alla specifica 2016 della power unit Ferrari nel corso dell’imminente stagione, parola di Franz Tost. “Non è un’ipotesi al vaglio perché implicherebbe la progettazione di una macchina totalmente nuova”, ha chiarito l’austriaco.
Questione di tempo e denaro, alla luce del fatto che “la Toro Rosso non può permettersi così tanti aggiornamenti né costruire due nuove monoposto nell’arco di una sola stagione. No, non penso proprio che accadrà”.
Nulla è perduto, anzi. Assicurandosi la fornitura dei V6 di Maranello al termine della scorsa stagione, il team faentino ha già vinto la sua piccola lotteria, i cui benefici non hanno tardato a palesarsi. Nei collaudi invernali la STR11 ha subito convinto, ben figurando nella lista dei tempi e, soprattutto, girando con assiduità e costanza. Una chimera ai tempi del Renault, che in più occasioni ha tarpato le ali a una monoposto altrimenti promettente.
I bene informati parlano di un guadagno stimato di ben 8 decimi che, se aggiunto alle spiccate doti dinamiche della nuova vettura, potrebbe bastare a Verstappen e Sainz per metter le corna davanti a quelle della ‘madre’ Red Bull, rimasta ancorata all’unità francese ora siglata Tag Heuer. Perlomeno agli inizi, in attesa di pagare l’inevitabile dazio alle evoluzioni portate via via dai rivali.
E chissà che la Ferrari non rimetta mano ai patti stipulati. A inizio anno voci di corridoio hanno ventilato l’ipotesi di un passaggio della Toro Rosso all’ultima specifica a stagione avviata ma Tost ha smentito che ciò possa avvenire, sorprese permettendo.
“Se la Ferrari ci concederà nuovi step sarò più che felice di disporne. Ma loro saranno focalizzati sullo sviluppo della power unit 2016 e non penso che spenderanno tempo sull’unità 2015. Almeno questo è ciò che sappiamo. Ad ogni modo sarebbe davvero una bella sorpresa”, il suo auspicio finale.