Anche se ad Austin i risultati sono stati positivi solo a metà, in casa Ferrari si può comunque sorridere. Sebastian Vettel, scattato in quindicesima posizione, è stato protagonista di una splendida rimonta che gli ha permesso di salire sul terzo gradino del podio, chiudendo la gara poco dietro Rosberg. Per Kimi Raikkonen, che partiva dalla diciottesima piazza, le cose non sono andate troppo bene: rientrato in pista dopo un pit stop, il finlandese è andato a sbattere contro le barriere, ma la grinta dimostrata da quel momento in poi, fino al ritiro, ha esaltato sia il pubblico americano che la sua squadra.
Sebastian Vettel si mantiene in piena corsa per la seconda posizione in classifica iridata dopo l’ottimo terzo posto ad Austin, un risultato più che positivo vista la partenza piuttosto arretrata a causa di una penalità: “Sì, abbiamo cercato di rovinare la festa a Lewis… Alla fine, forse, avrei dovuto rischiare di più con Nico, ma non è stato possibile. E’ un peccato, ma non dimentichiamo da dove siamo partiti quest’anno. Quella di oggi è stata un’altra grande gara, una grande rimonta, e la macchina è stata fantastica. Non credo si possa chiedere di più se si parte dalla tredicesima posizione. Un ottimo primo giro ha aiutato molto e dopo abbiamo avuto un buon ritmo, soprattutto quando siamo passati alle gomme da asciutto in condizioni miste. Per un po’ ci è sembrato di volare, ero di un paio di secondi al giro più veloce di tutti gli altri. Forse senza l’ultima safety car avremmo potuto vincere, ma con i “se” e i “ma” non si fa la storia: era una gara difficile e siamo riusciti a gestirla bene. Posso solo dire “grazie tante” a tutti, in pista e in fabbrica. Se da un lato siamo felici, dall’altro non è una bella sensazione essere fuori dalla lotta per il titolo. Questo ci dà una spinta per il prossimo anno, per cercare davvero di fare progressi. Speriamo di dare agli avversari più filo da torcere.”
La grinta di Kimi Raikkonen, come detto, è stato l'elemento più importante di questo weekend americano, conclusosi purtroppo con un ritiro, ma che ha dimostrato come il pilota finlandese sia ancora “affamato”, anche se è il primo a chiedere scusa alla squadra: “Nella prima parte di gara è andato tutto più o meno bene, avevo buone sensazioni dalla macchina, ero veloce e riuscivo a lottare con altre vetture. Dopo il cambio gomme ho fatto un errore, ho spinto un po’ troppo, ho perso il posteriore e sono finito fuori colpendo il muro. La parte anteriore della macchina è rimasta incastrata in un cartellone pubblicitario. Ho fatto pattinare un po’ le ruote ma poi sono riuscito a tornare in pista. Sono rientrato ai box con una foratura lenta alla posteriore sinistra, ma c’era anche un danno all’avantreno sul lato sinistro: quando abbiamo cambiato l’ala la vettura era a posto, ma il condotto di ventilazione dei freni si era rotto e i dischi si surriscaldavano, così mi sono dovuto ritirare. Non è bello quando una gara finisce in questo modo, specialmente se si hanno gli strumenti per far bene: ma dobbiamo riuscire a mettere tutto insieme, non fare errori e cercare di ottenere buoni risultati. Congratulazioni a Lewis e a tutta la squadra, ha fatto il lavoro migliore di tutti e merita di essere campione.”
Si dichiara soddisfatto anche Maurizio Arrivabene, che lascia Austin con la consapevolezza di ave fatto un ottimo lavoro di squadra: “Oggi si è visto quanto tutta la squadra sia stata forte, riuscendo a reagire bene nonostante il rinvio della qualifica e pur sapendo che avremmo dovuto prendere la penalità in griglia. Seb ha disputato un’altra gara fantastica, arrivando sul podio dopo essere partito tredicesimo sullo schieramento. Questo risultato ci ha permesso di raggiungere la certezza matematica del secondo posto nel Mondiale Costruttori! La strategia di gara è stata molto buona: abbiamo puntato sulla gomma Prime (media) da asciutto montandola al giro 27, quando è entrata la safety car, con l’obiettivo di arrivare fino al traguardo. Poi, quando c’è stata un’altra interruzione, abbiamo montato anche noi la Soft. Prima di questo episodio avevamo immaginato un risultato anche migliore, ma l’ingresso della safety car fa parte del gioco. Quanto a Kimi, la grinta che ha usato per tirarsi fuori dalle barriere testimonia in pieno lo spirito di questa squadra. Ora il campionato continua e con umiltà e determinazione dobbiamo rimanere concentrati, con l’obiettivo di mantenere le nostre posizioni nel Mondiale Piloti. Congratulazioni a Lewis, campione del mondo.”