Una domenica decisamente a due facce per quanto riguarda la Mercedes. Oggi la scuderia tedesca festeggia anche il titolo costruttori, il secondo consecutivo, grazie alla vittoria ottenuta da Lewis Hamilton oggi a Sochi, in Russia. Dall'altra parte del box però c'è poco da sorridere: Nico Rosberg infatti, che comandava la gara, dopo la Safety Car è stato protagonista di due fuoripista che gli hanno fatto perdere molte posizioni e poi rientrare ai box. Il motivo? La rottura dell'acceleratore, impossibile da riparare al momento e che l'ha quindi costretto al ritiro ed a rinunciare ad una possibile rincorsa in ottica iridata sul compagno di squadra.
Il campione in carica Lewis Hamilton è chiaramente soddisfatto del risultato di oggi, che consolida una volta di più la sua leadership: “All’inizio mi stavo divertendo molto, era una gara simile a quella del Bahrein, ma con la differenza che qui c'è stato il ritiro di Nico, un vero peccato.” Lancia poi un 'invito' alla scuderia di Maranello: “Mi auguro che la Ferrari migliori ancora, così ci saranno delle belle battaglie in futuro. Sapevo che Vettel si era avvicinato moto e speravo quasi in un duello ruota a ruota. Sarebbe bello averne di più in Formula 1, proprio come nei kart.” “So di essere vicino al titolo, anche se non conosco la situazione dei punti” prosegue poi Hamilton, “ma il mio obiettivo oggi era battagliare con Nico e superarlo, cosa risultata più facile del previsto. Sono al settimo cielo, sto cavalcando questa nuvola da tanto tempo, non so quanto ancora potrò farlo. Per ora mi godo il momento.”
Nico Rosberg prova a fatica a mascherare la grossa delusione provata oggi: la pole position di ieri e lo scatto all'inizio della gara lasciavano intravvedere la possibilità di una lotta in casa, con risultati non così scontati. Le speranze del tedesco invece si sono infrante molto presto: “Siamo partiti bene ed i primi giri sono stati buoni, ma dopo l'uscita della Safety Car l'acceleratore si è rotto: non riuscivo a mollarlo e spingeva sempre in curva, tanto che non potevo più nemmeno raddrizzare la gamba. Abbiamo tante componenti sulla macchina e questa non si era mai rotta prima, ma purtroppo c'è sempre una prima volta. Abbiamo avuto una sfortuna incredibile. Ma non mi abbatto, vado in Texas per correre e per provare di nuovo a vincere.”