Trionfo di Lewis Hamilton nel Gran Premio del Giappone che con questa vittoria raggiunge il suo idolo Ayrton Senna nel numero di gare vinte, ben 41 in carriera. La Mercedes, dopo le difficoltà di Singpaore, torna a sorridere e mette in archivio l'ennesima doppietta riportando alla realtà chi, Ferrari in testa, sperava di poter fare un brutto scherzo ai leader del mondiale. Il team di Maranello, comunque, porta a casa un buon 3° e 4° posto con Vettel davanti a Raikkonen e soprattutto dei distacchi molto meno pesanti dalle Frecce d'Argento, soprattutto da Rosberg che chiude appena due secondi davanti a Vettel.
Va decisamente peggio alla Red Bull che passa dal podio di Ricciardo della settimana scorsa al doppiaggio di Suzuka, con Kvyat che finisce 13° e l'australiano addirittura 15°. Nota a parte per le McLaren che, proprio sul circuito di casa della Honda, rimediano l'ennesima figuraccia della stagione con Alonso e Button rispettivamente 11° e 16° e doppiati, proprio nel giorno in cui lo spagnolo perde la calma zen che l'ha contraddistinto finora e nei suoi team radio in mondovisione sbotta ben due volte definendo la situazione "Imbarazzante" e paragonando il motore Honda ad uno di GP2.
Al semaforo verde partenza da dimenticare per Nico Rosberg che perde tutto il vantaggio della pole. Il tedesco subisce il sorpasso del compagno di squadra alla curva due e per non arrivare al contatto è costretto ad uscire di pista, venendo così superato anche da Vettel e Bottas e ritrovandosi in 4° posizione tallonato da Raikkonen. Intanto, alla fine del primo giro rientrano ai box sia Ricciardo sia Massa, entrambi per una foratura rimediata a causa di un contatto al via e al pilota brasiliano viene cambiato anche il musetto. I piloti McLaren, autori di un ottimo avvio di gara, con Alonso che riesce a risalire fino all'8°posizione, subiscono presto il deficit di potenza dei motori Honda e iniziano per questo a perdere posizioni ed è lo stesso spagnolo ad affermare al team radio "Imbarazzante, veramente imbarazzante" quando subisce il sorpasso di Ericsson.
Bottas è il primo dei piloti di testa a fermarsi per il pit: il finlandese nel corso del 12° giro monta un set di Medium e rientra in pista in 7° posizione. All'inizio del 14° giro è il turno di Vettel che dopo una sosta velocissima di 2''2 rientra in pista in 5° posizione con un set di gomme Hard. A distanza di un giro uno dall'altro rientrano nell'ordine Kimi Raikkonen, che monta gomme Hard, Rosberg anche lui sulle Hard e Hamilton che, al contrario dei suoi principali avversari, va sulle Medium e torna in pista con un vantaggio di 6''7 su Vettel.
Rosberg, intanto, aspetta un paio di giri e poi attacca Bottas per la 3° posizione e riesce a conquistarla. Il finlandese viene raggiunto anche dal connazionale della Ferrari ma nonostante i pochi decimi di distacco, la power unit Mercedes della Williams gli permette di mantenere la sua posizione. Scatenato come sempre nei sorpassi è Max Verstappen, che anche oggi non si è risparmiato regalando manovre come sempre eccellenti, come quella su Alonso all'esterno della curva uno, con lo spagnolo che regala un'altra perla nel suo team radio, dicendo che il suo è un motore di una GP2.
Siamo nel corso del 28° giro quando Sainz entrando nella pit lane centra un dei coni che segnalano l'inizio della corsia box e danneggia l'ala anteriore costringendo i suoi meccanici a cambiarla. Nel giro successivo Raikkonen anticipa il pit stop per cercare di superare Bottas grazie alla sosta e monta nuovamente le Hard. La strategia Ferrari si rivela giusta perché, quando Bottas si ferma nella tornata successiva, Raikkonen riesce a guadagnare la 4° posizione. Nel corso del 31° giro è invece il turno di Vettel che deve ricorrere ad una frenata al limite per non superare il track-limit. Il tedesco è ancora sulle Hard ma quando rientra in pista si ritrova 3°, alle spalle di Rosberg che, come Raikkonen, aveva anticipato la sosta per cercare il sorpasso e anche in questo caso la strategia ha funzionato. Hamilton è l'ultimo dei piloti di testa ad effettuare il pit e rientra in pista con gomme Hard.
Qualche giro più tardi l'anglocaraibico avverte il team di sentire qualche vibrazione di troppo, ma dal muretto lo rassicurano dicendogli che tutto è sotto controllo. Vettel, intanto, non è lontano da Rosberg, ma i piloti da doppiare giocano a favore del pilota Mercedes con il distacco tra i due che continua a fare l'elastico. Max Verstappen, intanto, è autore di un altro gran sorpasso sul compagno di squadra, guadagnando così la 9° posizione: non male per un pilota partito in 17° posizione, che anche oggi ha dato spettacolo e dimostrato tutto il suo talento. Ottima anche la gara di Hulkenberg che è riuscito a chiudere in 6° posizione, guadagnando sette posizioni rispetto alla partenza. Ad una tornata dalla fine c'è l'unico ritiro della gara, quello di Nasr.
Pochi giri ancora e viene sventolata anche la bandiera a scacchi di Suzuka, con Hamilton che va a vincere una delle gare più facili della stagione per lui, con una leadership mai in discussione dopo che al via si era assicurato la testa della corsa. Per l'anglocaribico la vittoria del terzo mondiale è sempre più vicina visto che può contare su ben 48 punti di vantaggio sul compagno di squadra a sole cinque gare dalla fine.
Ordine d'arrivo del Gran Premio del Giappone
1 Lewis Hamilton Mercedes 1h28m06.508s
2 Nico Rosberg Mercedes +18.964s
3 Sebastian Vettel Ferrari +20.850s
4 Kimi Raikkonen Ferrari +33.768s
5 Valtteri Bottas Williams +36.746s
6 Nico Hulkenberg Force India +55.559s
7 Romain Grosjean Lotus +1m12.298s
8 Pastor Maldonado Lotus +1m13.575s
9 Max Verstappen Toro Rosso +1m35.315s
10 Carlos Sainz Toro Rosso +1 giro
11 Fernando Alonso McLaren +1 giro
12 Sergio Perez Force India +1 giro
13 Daniil Kvyat Red Bull +1 giro
14 Marcus Ericsson Sauber +1 giro
15 Daniel Ricciardo Red Bull +1 giro
16 Jenson Button McLaren +1 giro
17 Felipe Massa Williams +2 giri
18 Alexander Rossi Marussia +2 giri
19 Will Stevens Marussia +3 giri
Ritiri
Felipe Nasr Sauber
Classifica piloti
1 Lewis Hamilton 277
2 Nico Rosberg 229
3 Sebastian Vettel 218
4 Kimi Raikkonen 119
5 Valtteri Bottas 111
6 Felipe Massa 97
7 Daniel Ricciardo 73
8 Daniil Kvyat 66
9 Romain Grosjean 44
10 Sergio Perez 39
Classifica costruttori
1 Mercedes 506
2 Ferrari 337
3 Williams 208
4 Red Bull 139
5 Force India 77
6 Lotus 60
7 Toro Rosso 44
8 Sauber 26
9 McLaren 17
10 Marussia 0